31/01/2014 - 16:00

Legacoop e Enel Green Power, dalle biomasse uno sviluppo sostenibile per il territorio

La produzione di energia da biomasse è una delle possibili componenti di un nuovo Green Deal Italiano, a condizione che favorisca lo sviluppo sui territori di iniziative di produzione delle biomasse e colleghi quanto più possibile produzione e consumo di energia.
Questo significa, in primo luogo, valorizzare biomasse legnose nei territori a vocazione boschiva, o biomasse legate alle produzione agricola nelle campagne coltivate, fino ai residui del verde urbano nelle città. Il tema è stato al centro del convegno "Dalle biomasse uno sviluppo sostenibile per il territorio", promosso da Legacoop, che ha avviato con Enel Green Power una collaborazione per realizzare interventi congiunti in questo settore. La piattaforma operativa multi servizi -rappresentata dalle cooperative di montagna, dalle cooperative agricole, dalle cooperative di comunità e dalle cooperative di servizi- può favorire lo sviluppo di progetti di produzione di energia da biomasse sostenibili ed efficienti attivando, nel contempo, processi di valorizzazione e salvaguardia dei territori anche dai fenomeni di dissesto idro-geologico che coinvolgano gli stessi abitanti delle aree interessate in forma associata. "Da qualche anno a questa parte" - sottolinea il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti- "abbiamo visto le cooperative, in Italia ed in Europa, guadagnare spazio sul mercato delle energie rinnovabili, dal fotovoltaico all'eolico alle biomasse, alla cogenerazione ed all'efficienza energetica.

Uno spazio che va difeso sul mercato -attraverso politiche di crescita dimensionale delle nostre imprese, di innovazione, internazionalizzazione e di alleanza con altri player- ma anche a livello istituzionale in Italia e in Europa. Come si può pensare di crescere senza un efficace coordinamento delle politiche energetiche a livello nazionale che permetta di cogliere le opportunità del cambiamento e contemporaneamente contrastarne efficacemente i costi e gli effetti negativi?". "Gli impianti a biomasse a filiera corta e cortissima, che utilizzano i residui della produzione agricola o della manutenzione di boschi, parchi ed alvei fluviali, rappresentano una grande opportunità per il nostro Paese, in quanto - creando crescita ed occupazione - consentono la valorizzazione del territorio, contribuiscono ad una sua migliore manutenzione, riducendo i rischi idrogeologici, promuovendo al contempo lo sviluppo delle campagne e delle aree montanee", ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel Green Power. "La nostra strategia è quella di promuovere una filiera italiana sostenibile, offrendo supporto per creare una rete di piccoli impianti, distribuiti sul tutto il territorio che diano opportunità aggiuntive ad aree ed imprese che - al pari di altre - sono alle prese con una congiuntura economica sfavorevole".
Un tema, quello del quadro normativo, che assume un'importanza determinante per un corretto sviluppo delle energie rinnovabili. A questo proposito, dal convegno è emerso come sia difficile chiedere un mercato unico dell'energia che consenta all'Italia di colmare uno dei gap competitivi con le altre potenze mondiali se non si riesce a presentare un unico piano forestale nazionale come tutti gli altri paesi europei, bensì 21. Una contraddizione che si è prodotta anche sul terreno della definizione dell'APE, attestato energetico per gli appartamenti, dove sette regioni hanno legiferato in modo contraddittorio rispetto alla legislazione nazionale. Sul tema centrale dell'incontro, è stato rilevato come per l'utilizzazione delle biomasse sia necessario pensare a progetti di lungo termine, complessi da un punto di vista tecnologico, che si inseriscano a pieno titolo in una filiera territoriale ricca di diversi portatori di interessi, e che siano quindi, a loro volta "portatori sani" di inclusione sociale e, soprattutto oggi, capaci di creare occasioni di lavoro per i giovani. È su questo sfondo che si colloca la collaborazione con Enel Green Power, che ha anche l'obiettivo di esplorare tutte le possibili sinergie, di mercato, di partnership tecnologiche, e anche di vere e proprie joint venture imprenditoriali.

Marilisa Romagno
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