01/01/2013 - 01:00

Le Tartarughe Ninja per salvare le Caretta caretta

Ubisoft, il colosso internazionale dell'intrattenimento digitale, supportera' Legambiente, l'associazione ambientalista più diffusa in Italia, nel tutelare la dischiusa delle uova e l'habitat naturale delle tartarughe marine Caretta caretta, considerate a rischio estinzione (categoria di minaccia "EN" dell'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ed inserite nel CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate della Fauna e della Flora Selvatiche) sin dal lontano 1973.
In tutto il mondo le Ninja Turtles festeggiano il 25° anniversario dalla loro nascita con eventi speciali come l'Empire State Building tinto completamente di verde per un'intera notte o come le strade di Tokio, Berlino e Sidney invase da decine di migliaia di scatole di pizza.
In Italia, in concomitanza con l'uscita dell'ultimo videogame "Teenage Mutant Ninja Turtles: Smash-up", si è scelto l'impegno a difesa dell'ambiente: tutti coloro che acquisteranno una copia del videogame "Teenage Mutant Ninja Turtles: Smash-up", aiuteranno i volontari di Legambiente a proteggere le tartarughe Caretta caretta.
In Italia, i nidi deposti ogni anno sono solo alcune unità in rapporto ai circa 5000 dell'intero Mediterraneo ma i mari attorno alla penisola rivestono una importanza vitale per le popolazioni del bacino.
Lampedusa, Linosa e le zone ioniche della Calabria, come tante altre aree costiere italiane risultano importanti per la salvaguardia della specie e rappresentano il faro della ricerca sul tema.
Presenti nei mari italiani da oltre 200 milioni di anni, le tartarughe marine, cugine delle terrestri, sono mutate proprio come le Ninja Turtles trasformando i loro arti in pinne e rendendo la propria forma più idrodinamica.
Seppur abituate a fare i conti con i nemici naturali, le tartarughe Caretta caretta rimangono indifese di fronte ai rischi causati dall'inquinamento e dall'incuria umana come le reti abbandonate, i cavi elettrici o le buste di plastica scambiate per grosse meduse e ingerite per errore.
L'impegno dei volontari di Legambiente è, dunque, incentrato sulla salvaguardia delle aree ancora potenzialmente idonee alla riproduzione di questi animali, situate nella Riserva Naturale di Lampedusa che comprende la spiaggia dell'Isola dei Conigli, nell'Area Protetta Marina di Linosa sempre nell'arcipelago delle Pelagie e lungo la Costa dei Gelsomini, tra Galati e Spatolicchi nel reggino.
Ma gli sforzi sono rivolti anche al recupero e alla liberazione, dopo la marcatura, degli esemplari catturati accidentalmente dai pescatori, feriti o detenuti illegalmente: eventi che purtroppo accadono lungo tutto il territorio costiero italiano, dall'Adriatico al Tirreno, dallo Ionio al Mediterraneo.
E da oggi anche le Tartarughe Ninja saranno al fianco delle Caretta caretta difendendole dai pericoli e garantendo la loro sopravvivenza e riproduzione.
Lisa Zillio
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