01/01/2013 - 01:00

Le libellule del Mediterraneo sono a rischio estinzione

Secondo la Lista rossa delle specie minacciate della Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura), un quinto delle specie di libellule e damigelle (Odonati appartenenti rispettivamente ai gruppi degli Anisotteri e Zigotteri) del Mediterraneo sono a rischio di estinzione.
Le principali cause di questo fenomeno sono i cambiamenti climatici, la perdita di habitat e, più in generale, gli errori nell'uso del territorio.
Oltre a queste si deve aggiungere anche l'inquinamento; le libellule infatti sono universalmente considerate dei buoni indicatori della qualità delle acque.
La valutazione dello stato di salute di 163 libellule e damigelle mediterranee ha rivelato che 5 specie sono classificabili come "gravemente minacciate", 13 come "minacciate", 13 "vulnerabili" ( 27 sono "quasi minacciate, 96 "a rischio minimo" e per 6 specie mancano dati sufficienti).
Quattro specie (Agriocnemis exilis, Ceriagrion glabrum, Rhyothemis semihyalina, Phyllomacromia africana) sono già considerate estinte nel bacino del Mediterraneo.
Jean Pierre Boudot, membro del Dragonfly specialist group della Iucn, ha spiegato «È probabile che le cose non faranno che peggiorare per queste specie uniche, via via che si aggraveranno gli effetti del cambiamento climatico e della scarsità di risorse idriche. La diminuzione del livello di precipitazioni e la conseguente siccità porteranno infatti al degrado degli habitat in cui vive la maggior parte delle libellule e delle damigelle mediterranee».
La maggior parte delle specie minacciate vive nel sud della Turchia, nei Balcani, in Algeria e nella Tunisia settentrionale.
La Iucn ha per questo chiesto che vengano messe al più presto in atto azioni coordinate a livello regionale, nazionale ed internazionale per salvare dall'estinzione questi preziosi insetti.
Inoltre la Iucn ha redatto anche un rapporto sulle libellule e damigelle del Mediterraneo, disponibile on line: http://cmsdata.iucn.org/downloads/mediterranean_dragonflies_en_web.pdf
Lisa Zillio
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