01/01/2013 - 01:00

Le aziende verdi di Greenpeace

È stata finalmente pubblicata la tredicesima edizione dell'Eco-guida ai prodotti elettronici di Greenpeace.
A solo due mesi dal cruciale summit di Copenaghen, Greenpeace ha diffuso un'Eco-guida in cui vengono valutate le imprese che producono beni elettrocnici in base a criteri di uso di energia ed emissioni di gas serra.
Nokia resta in vetta alla classifica, con 7,5 punti su 10, seguita da Samsung con 6,9 punti, Sony Ericsson con 6,5 e Philips che passa dal settimo al quarto posto con 5,9 punti. Greenpeace sottolinea poi l'impegno di Hewlett Packard (HP) che ha messo sul mercato un computer portatile quasi privo di PVC (polivinil cloruro) e BFRs (ritardanti di fiamma bromurati), in quanto presenti solo nell'alimentatore e nei cavi.
Nella classifica, Dell e Lenovo mantengono la loro penalità per aver ritardato i propri impegni riguaro l'eliminazione di sostanze pericolose.
Acer sostiene di essere ancora in grado di raggiungere l'obiettivo di eliminare da tutti i suoi prodotti PVC e BFRs entro la fine dell'anno.
Toshiba invece ne prevede l'eliminazione entro marzo 2010.
Brutte notizie invece da LGE che dal quarto passa all'undicesimo posto per aver deciso di non rispettare il suo impegno a eliminare PVC e BFRs entro il 2010: solo i suoi cellulari non conterranno queste sostanze, mentre l'eliminazione da televisori e monitor non è prevista prima del 2012.
In fondo alla classifica troviamo rispettivamente Nintendo, Lenovo e Fujitsu.
Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace commenta così questi risultati: "Solo Philips, Acer e Samsung al momento sono favorevoli a tagli di emissioni sufficienti per evitare una catastrofe climatica. Ci aspettiamo che queste aziende rispettino i loro impegni sull'ambiente e sul clima e stimolino anche le altre imprese. In effetti, è davvero scoraggiante che giganti come Apple, Nokia e Microsoft siano completamente assenti in questa partita".
 
Lisa Zillio
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