29/10/2013 - 17:44

Le energie rinnovabili sono entrate nelle case di 1 italiano su 100

Non si arresta la diffusione delle energie rinnovabili: l’elettricità pulita accende 3 lampadine su 10.
Ormai è da due settimane che abbiamo acceso i caloriferi e, visto che ormai siamo in autunno inoltrato, fa piacere tornare a casa dopo una giornata di lavoro e rilassarsi al calduccio. Il fatto che però ci spinge a stare attenti a non mantenere una temperatura troppo elevata è legato a due motivi: uno è quello ambientale, l’altro quello economico. Il fattore economico ci ha anche portato a informaci sulle tariffe di Enel e dei migliori fornitori di energia in modo da capire quale fosse il più vantaggioso. E nonostante una situazione normativa piuttosto incerta, le difficoltà burocratiche e le linee d’azione dei fornitori, in Italia si sta assistendo all’affermazione di un nuovo concetto di energia. L’energia pulita infatti, nonostante gli ostacoli, continua a prendere piede ed è ormai entrata nelle abitudini quotidiane delle famiglie italiane.

Questa rivoluzione verso un migliore consumo dell’energia è stata sublimata nei giorni scorsi da una manifestazione ai Fori Imperiali dove i protagonisti sostenitori, Legambiente, Wwf e Greenpeace, hanno sottolineato: “Noi ci battiamo perché sia data a tutti la possibilità di trarre vantaggi da un sistema energetico che premi chi risparmia energia, chi la autoproduce da impianti puliti, chi investe nella gestione delle reti energetiche e nell’accumulo”.

Oggi l’energia pulita accende 3 lampadine su 10 e un italiano su 100 ha scelto una fonte rinnovabile per la sua casa. L’avanzata delle nuove energie prodotte da vento, acqua, geotermia, sole e biomasse è però in contrasto con le centrali che utilizzano ancora combustibili fossili e che lottando con tenacia per mantenere i propri spazi.

Nel manifesto di convocazione alla manifestazione dei Fori Imperiali si legge anche: “Siamo ad un passaggio decisivo, e dobbiamo reagire con forza a un attacco portato alle fonti rinnovabili da parte di chi vorrebbe fermarle per tenere in vita inquinanti centrali a carbone e a olio combustibile che beneficiano di miliardi di euro presi in bolletta o dalla fiscalità generale”.

Il modello energetico sta vivendo un grande cambiamento.
Se da un lato ci sono i modelli di sviluppo urbano sostenibile delle smart cities, che spingono verso il decentramento e l’accelerazione tecnologica, con l’aumento dei metodi di accumulo per le rinnovabili intermittenti e l’incremento della domotica, dall’altro si assiste alla ridistribuzione dei benefici economici.

Un esempio è la Germania, dove le più grandi utility, come Vattenfall Europe, RWE, E. ON e EnBW, nel 2011 possedevano solo il 10% delle rinnovabili presenti nel paese. A fare la parte da leone i privati con il 40%, seguiti dagli agricoltori (11%) e dalle piccole società.
SuperMoney
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