01/01/2013 - 01:00

Lazio e Campania, rifiuti all'estero non sono la soluzione

L'invio all'estero di rifiuti urbani non è una risposta strutturale al problema dello smaltimento. Non lo è per il Lazio come non lo è per la Campania o altre regioni. Il deficit impiantistico del nostro Paese, associato ai livelli troppo bassi di raccolta differenziata in troppe regioni, non può essere supplito con l'uso intensivo d'impianti del Nord Europa, momentaneamente disponibili.
Il fatto che i prezzi ora pagati, nei Paesi Bassi o altrove, siano più bassi rispetto a quelli richiesti dal mercato nazionale non mette al riparo da rialzi ed espone l'Italia alla minaccia della dipendenza da terzi nella gestione d'un problema che può essere risolto agevolmente, come è accaduto in tutte le regioni settentrionali italiane. È l'assunzione di responsabilità delle istituzioni e della politica che consente la soluzione delle criticità. Il trasporto all'estero di rifiuti non esime dall'obbligo comunitario di provvedere alla gestione del ciclo integrato della risorsa rifiuti nei luoghi in cui quei rifiuti sono prodotti. Nel periodo che intercorre tra l'oggi e l'infrastrutturazione d'impianti industriali di compostaggio, trattamento meccanico-biologico e recupero d'energia, accompagnati allo sviluppo delle raccolte differenziate, devono usarsi tutti gli impianti italiani disponibili ad accogliere i rifiuti delle regioni in difficoltà ricorrendo al trasporto all'estero solo per i rifiuti non lavorabili entro i confini nazionali. Federambiente offre il proprio contributo affinché non venga distolta la competenza industriale delle imprese italiane e possano utilmente incrociarsi domanda e offerta nazionali, evitando di trasferire all'estero ricchezza e opportunità.
Tommaso Tautonico
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