01/01/2013 - 01:00

Lago di Barrea: fermare lo svuotamento!

Un aspetto non proprio esaltante quello che va assumendo il Lago di Barrea, a seguito della incomprensibile decisione dell'ENEL di svuotare il bacino in piena stagione turistica, nel periodo di Ferragosto.
Il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, preoccupato per le gravissime conseguenze ecologiche ed economiche che questo provvedimento comporta per il territorio, ha chiesto alla Società elettrica di sospendere immediatamente l'azione avviata invitando alla istituzione di un Tavolo congiunto ENEL, Ente Parco, Ministero dell'Ambiente, Regione e Comuni, per affrontare e risolvere definitivamente questa ormai più che pluriannosa questione. Continuando lo svuotamento del Lago, non sarà un bel vedere lo spettacolo paesaggistico che si presenterà, nei prossimi giorni, agli occhi di migliaia di visitatori ospiti delle nostre terre e che pensavano di godere, al contrario, di uno straordinario e stupendo paesaggio naturale, dichiara il Presidente Giuseppe Rossi.
Seppure a suo tempo "imposto" alle comunità locali, con gravissimi danni alla economia agricola, il Lago di Barrea è entrato a far parte del paesaggio della valle, integrandosi anche dal punto di vista ecologico-paesaggistico.

Purtroppo, le modalità di gestione dell'ENEL, che fa sempre resistenza verso i suggerimenti del Parco, diretti a mitigare le conseguenze negative sull'equilibrio ecologico e sulle attività economiche leggere e compatibili, non hanno sempre permesso quella "convivenza" da tutti auspicata, ma quasi mai perseguita.
Questo continuo "carico e scarico" di acqua causa ovviamente gravissimi danni alla natura, alla biodiversità e al paesaggio del Parco, interferendo direttamente nella vita della preziosa fauna ittica e dell'avifauna (decine di specie di uccelli acquatici nidificano sul lago), creando peraltro situazioni igienico-sanitarie di grave rischio. Non possono, infine, essere assolutamente addotte da parte dell'ENEL motivazioni di carattere economico - aggiunge ancora il Presidente del Parco - perché, anche a prescindere dalla ragioni ecologiche e dalla sacrosante esigenze di conservazione della natura che il Parco deve in primo luogo perseguire, "persino" queste comunità hanno una loro economia la quale, modesta che possa essere, è determinante per la loro vita e il loro avvenire.

Tanti e incalcolabili  sono l'impegno e i sacrifici che queste comunità, insieme al Parco, pongono alla base di un moderno progetto di sviluppo economico "sostenibile", legato in particolare al turismo ecologico e alle attività tradizionali e di qualità dell'allevamento e della agricoltura, che non possono essere assolutamente vanificati.
E' ormai non più procrastinabile un accordo definitivo e trasparente tra ENEL, Ente Parco, comuni, Ministero dell'Ambiente, Regione e le altre Istituzioni eventualmente interessate, che ponga finalmente fine a questa situazione e stabilisca una volta per tutte le modalità di gestione del Lago che, non può essere dimenticato, è inserito in uno dei più importanti parchi nazionali d'Italia, d'Europa e del mondo.
Marilisa Romagno
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