24/09/2019 - 18:13

L'agenzia di comunicazione Eo Ipso pianta 3.000 alberi. Obiettivo: aiutare il pianeta

L’agenzia di comunicazione Eo Ipso crea un bosco globale. Il progetto proseguirà per sempre, con l’acquisto di un albero al mese e uno per ogni nuovo lavoro dell’agenzia. Per ora gli alberi sono stati messi a dimora in varie parti del mondo: dalle valli colpite dal ciclone Vaia alle foreste amazzonica, atlantica e tropicale; in India, Nicaragua e in regioni italiane, francesi e spagnole

 

aiutare il pianeta

«Avevamo già preparato il save the date per organizzare una festa con clienti e amici, come quella fatta nel 2009 per i vent’anni. Poi abbiamo riflettuto su quante automobili avremmo messo in strada e sulla necessità che tutti dobbiamo fare qualcosa per ridurre le emissioni di gas serra, tenere sotto controllo i cambiamenti climatici e arginare l’aumento delle temperature. Perciò abbiamo deciso di dare il nostro contributo per aspirare l’anidride carbonica dall’aria e di creare il nostro bosco globale». Potete vedere dove sono stati piantati gli alberi a questo link: https://www.eoipso.it/bosco/

Così i due soci di Eo Ipso, Chiara Porta e Marino Pessina, spiegano la scelta di utilizzare il budget della festa dei 30 anni di fondazione per un’iniziativa green, «con la speranza -aggiungono- che i nostri clienti, e, perché no?, anche tutte le aziende, grandi o piccole che siano, decidano di seguire la stessa strada. Basterebbe che ogni azienda piantasse un albero al mese. L’investimento, in questo caso, è estremamente limitato e alla portata di tutti, anche delle botteghe artigiane o di chi inizia con una partita Iva. Abbiamo deciso di comunicare la nostra decisione perché speriamo che diventi virale e non solo perché comunicare è il nostro lavoro».

«L’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), l’agenzia delle Nazioni Unite considerata la voce scientificamente più autorevole in tema di cambiamento climatico, ha chiarito che arginare l’aumento delle temperature a non oltre un grado e mezzo rispetto ai livelli pre-industriali è considerata “un’impresa erculea”, che necessita di “sforzi senza precedenti” per ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera nel prossimo decennio -spiega Chiara Porta, direttore della redazione giornalistica dell’agenzia-. E se le cose non cambiano, stando al Climate Action Tracker, nel 2100 la temperatura sarà di 3,4°C più alta rispetto a oggi, con conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta: abbiamo il dovere di provarci».

«Già da qualche anno abbiamo iniziato a ridurre le emissioni di gas serra, dotandoci nel 2011 di un impianto fotovoltaico a pannelli solari, che ci garantisce energia più che sufficiente per le necessità elettriche e di riscaldamento e raffrescamento con pompa di calore della nostra sede di Legnano (in 8 anni, sono stati prodotti 153.991 Kw di energia pulita ed evitate emissioni per 81.769 chilogrammi di anidride carbonica) -aggiunge Marino Pessina, Ceo di Eo Ipso-. Ora abbiamo deciso di agire anche nell’altro senso, aumentando la quantità di anidride carbonica catturata dall’aria. E il modo più semplice per farlo è quello di piantare nuovi alberi, sfruttando il processo di assorbimento della fotosintesi clorofilliana. Come è noto, oggi la distruzione delle foreste è una delle principali cause di emissione di anidride carbonica e in tanti sono impegnati nell’obiettivo di espandere il manto forestale della terra, piantando più alberi per assorbire il carbonio in eccesso nell’atmosfera».

Tornando al progetto di questa particolarissima festa dei 30 anni, il bosco globale di Eo Ipso ha già cominciato a prendere forma (ed è visibile sul sito dell’agenzia, www.eoipso.it). Tremila sono i primi alberi piantumati in varie parti de mondo. A partire dalle valli tra il Veneto e il Trentino colpite dal ciclone Vaia, attraverso la foresta amazzonica nella parte del Perù e della Colombia, la foresta atlantica in Brasile, la foresta tropicale in Kenia e la foresta montana del Madagascar. Poi, ancora, in India, in Nicaragua, nella regione spagnola della Catalogna, in quella francese della Borgogna, in Piemonte, in Campania, in Puglia, in Calabria e in Sicilia. Complessivamente, questi 3mila alberi nel loro ciclo di vita permetteranno di aspirare 220.380 chilogrammi di anidride carbonica.
«Il bosco continuerà a crescere nel tempo -riprende il Ceo, Marino Pessina-. Per tutto l’arco di vita di Eo Ipso ci impegniamo all’acquisto e alla piantumazione di un albero per ogni nuovo progetto che clienti vecchi e nuovi ci affideranno e, comunque, ad un minimo di acquisto di un albero al mese. Ci piacerebbe arrivare a festeggiare il quarantesimo di fondazione, nel 2027, col bosco globale di Eo Ipso forte di 5mila alberi: nei prossimi dieci anni prevediamo di raddoppiare lo sforzo fatto oggi per i nostri primi 30 anni di vita».
«Sono tantissimi i vantaggi che ci offrono gli alberi, sia in termini di benessere psico-fisico degli uomini sia di aumento della biodiversità -chiosa il direttore, Chiara Porta-. Restando sul clima, tre sono gli ottimi motivi per piantare un albero. 
1.    Gli alberi producono ossigeno: attraverso il processo della fotosintesi un albero trasforma l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno: una pianta adulta produce in un anno una quantità di ossigeno che copre il fabbisogno annuo di 10 persone. 
2.    Gli alberi puliscono l’aria e l’acqua: a seconda della specie una pianta adulta assorbe dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica e cattura dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili. Inoltre, le chiome e i fusti rallentano il flusso dell’acqua piovana e la fanno filtrare delicatamente attraverso il suolo, approvvigionando le falde. 
3.    Gli alberi rinfrescano il clima: un grande albero, attraverso il processo di evaporazione, può traspirare fino a 400 litri di acqua e ciò si traduce in un raffreddamento equivalente a circa 20 condizionatori d’aria. Per favore, fate come noi: copiateci».

Marilisa Romagno
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