01/01/2013 - 01:00

La Cia-Confederazione italiana agricoltori si mobilita in favore dell'agricoltura

Il 13 ottobre i presidenti regionali si riuniranno a Roma per decidere il calendario delle iniziative da sviluppare sull'intero territorio nazionale per evitare il tracollo delle imprese.
E' questa una risposta forte da parte della Cia alla profonda crisi che sta vivendo l'agricoltura italiana.
Tutti i settori infatti sono in allarme: i prezzi sui campi sono sempre più in caduta libera e i costi produttivi e contributivi hanno toccato livelli non più sostenibili svelando uno scenario alquanto preoccupante.
Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia, afferma "Il panorama è reso ancora più complesso dalla mancanza di una valida politica a sostegno dell'agricoltura. Da parte del governo non ci sono state risposte adeguate per fronteggiare queste situazioni di crisi. Pochi e totalmente insufficienti sono i provvedimenti approvati in questi ultimi mesi. Nessuna misura è riuscita ad incidere positivamente sull'imprenditoria agricola. I sei decreti anticrisi non contengono interventi che possono ridare slancio alle aziende. La stessa legge finanziaria per il 2010 comporta, addirittura, un aggravio fiscale e contributivo per il settore".
"Siamo stanchi - continua Politi- delle tante promesse mai mantenute. Un esempio su tutti è quello del finanziamento del Fondo di solidarietà per le calamità naturali. Su di esso si è impegnato personalmente il premier Silvio Berlusconi, ma finora non abbiamo visto alcun atto concreto in questa direzione".
"La nostra mobilitazione, come abbiamo ribadito anche durante la terza Conferenza economica di Lecce, sarà determinata e si svilupperà, con manifestazioni ed iniziative, sul territorio. Vogliano - aggiunge Politi - che sul settore si concentri attenzione. Chiediamo misure straordinarie ed efficaci. Le imprese agricole hanno bisogno di adeguati sostegni e soprattutto di chiarezza e di minori ostacoli, sia di carattere economico che normativo. Protestiamo per ottenere i legittimi diritti di centinaia di migliaia di agricoltori che devono essere considerati alla stregua delle altre categorie produttive del Paese".
"Oltre a fronteggiare la grave emergenza, la nostra protesta è finalizzata ad un radicale cambiamento della politica agricola italiana. Vogliamo che ci sia un nuovo progetto. E questo deve essere il compito della Conferenza nazionale sull'agricoltura e lo sviluppo rurale che va svolta in tempi rapidi. Per questo motivo rinnoviamo la nostra sollecitazione al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia affinché sia coerente e mantenga l'impegno, preso ad inizio legislatura, di avviare i lavori preparatori della Conferenza".
"L'incontro del 13 ottobre a Roma con tutti i presidenti regionali della Cia - conclude il presidente nazionale della Cia - farà, dunque, il punto sull'attuale situazione e sarà, soprattutto, l'occasione per delineare il calendario delle varie, e saranno tante, iniziative territoriali che si svilupperanno sin dai prossimi giorni. Dobbiamo dare garanzie reali e sostegni concreti alle imprese agricole che, ogni giorno di più, perdono competitività sui mercati, mentre i produttori vedono ridurre i propri redditi e aumentare le difficoltà che impediscono di sviluppare una valida attività imprenditoriale. In una parola, ci battiamo per evitare il tracollo del settore".
Lisa Zillio
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