01/01/2013 - 01:00

La Cina tasserà la Co2 entro il 2015

Secondo quanto riportato dai media cinesi, il governo sta pensando di imporre una tassa diretta ai suoi maggiori emettitori di gas serra entro il 2015. Le proposte per un nuovo sistema di tassazione ambientale erano già state sottoposte alla revisione del Ministero delle finanze e dovevano essere implementate prima della fine del piano quinquennale 2011-2015.
L'imposta finale, ad una tassa iniziale di 10 yuan (USD 1.58) per tonnellata, sarà probabilmente aumentata sui principali impianti con emissioni di gas ad effetto serra nel paese, come i settori industriali che utilizzano grandi quantità di carbone, petrolio greggio e gas naturale. L'imposta dovrebbe aumentare gradualmente nel tempo a seconda dei livelli di emissioni. Tra i settori più vulnerabili dovrebbero essereci i produttori di energia, che utilizzano il carbone per generare l'82 per cento della propria produzione di energia elettrica. Il settore rappresenta circa la metà del consumo di carbone del paese. Saranno inoltre colpiti dalla nuova imposta forti consumatori di carburanti petroliferi come le compagnie aeree, le navi e i proprietari di veicoli. La mossa è arrivata dopo la conferenza ONU sui cambiamenti climatici a Durban in Sud Africa il mese scorso, quando tutte le principali economie, tra cui la Cina e gli Stati Uniti, si sono impegnate a ridurre l'inquinamento in un nuovo accordo internazionale da raggiungere entro il 2015. La Cina ha emesso 8,33 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nel 2010, un quarto del totale delle emissioni globali, più di Stati Uniti e Canada messi insieme. La Cina si è impegnata a ridurre le emissioni di carbonio per unità di produzione economica del 40-45 per cento entro il 2020 rispetto al livello del 2005, accettando anche di negoziare con i paesi sviluppati un accordo per ridurre le emissioni assolute a partire dal 2020.

fonte: energymarketprice.com
Tommaso Tautonico
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