06/11/2012 - 18:00

La chimica verde rivitalizza il pease

Il progetto di Novamont per far ripartire un settore industriale strategico come quello della chimica presentato a Ecomondo 2012: integrazione tra agricoltura, chimica e industria nel segno dell'innovazione tecnologica e ambientale e del ruolo fondamentale del territorio.
Ai nastri di partenza Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia e di energia e dello sviluppo sostenibile, che anche quest'anno vedrà la partecipazione di Novamont. Oltre alla consueta esposizione delle gamma di prodotti in Mater-Bi®, la famiglia delle bioplastiche interamente biodegradabili e compostabili e pienamente conformi agli standard internazionali, la 16a edizione di Ecomondo sarà l'occasione per presentare al pubblico e agli stakeholder il progetto strategico di Novamont per la chimica verde. Basato sul principio di una bioeconomia che crea sviluppo attraverso la conservazione delle limitate risorse naturali del pianeta e valorizzando gli asset specifici di ogni territorio, il progetto per la chimica verde di Novamont è focalizzato sulla riconversione di siti industriali dismessi in bioraffinerie di terza generazione e sull'integrazione tra agricoltura, chimica e industria nel segno di una fortissima cooperazione con il mondo della ricerca e con il territorio. Sul suolo sardo, Matrìca, la joint-venture Novamont-Versalis, è impegnata nella costruzione di una bioraffineria di terza generazione tra le più innovative al mondo. Il progetto prevede la riconversione del petrolchimico di Porto Torres mediante la costruzione di sette impianti entro il 2016 - tre fasi industriali di sviluppo per la produzione di intermedi chimici quali monomeri, additivi per lubrificanti, elastomeri e polimeri biodegradabili ottenuti da materie prime rinnovabili (oli vegetali e scarti agricoli), derivate da aridocolture autoctone a basso input (senza acqua irrigua, fertilizzanti e pesticidi) su terreni non utilizzabili per produrre alimenti.

Un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro che ripartendo dalla ricchezza delle risorse del territorio e dalla vocazione agricola locale porterà lavoro e crescita in una Regione gravemente toccata dalla crisi e dalla disoccupazione. Lo scorso gennaio 2012 Novamont, attraverso la controllata Materbiotech, ha rilevato l'impianto BioItalia di Adria, in forte crisi dal 2006 e, in partnership con la statunitense Genomatica, ha avviato la riconversione del sito per produrre su scala industriale bio-butandiolo, un intermedio chimico sinora ottenuto solo da fonti fossili, scarsamente disponibile rispetto alla domanda e caratterizzato da una vasta gamma di applicazioni che vanno dai tessuti elasticizzati ai device elettronici alle plastiche per la componentistica dell'auto, etc. Il bio-butandiolo sarà prodotto da fonti rinnovabili attraverso un processo di fermentazione degli scarti di produzioni agricole reso possibile da microrganismi come i batteri. Con la riconversione dell'impianto di BioItalia, inoltre, Novamont ha dato avvio alla costruzione della prima fase di quella Piattaforma Biotecnologica Italiana che mira a sviluppare e applicare con maggiore velocità e focalizzazione processi biotecnologici industriali che, partendo a monte dalla filiera agricola, consentano a valle ulteriori possibilità di crescita alla chimica verde. Il sito di Adria, che entrerà in produzione nel secondo semestre del 2013, permetterà di dare piena occupazione ai 27 dipendenti originari (17 dei quali erano in cassa integrazione) e a regime conterà su oltre 50 addetti.

"Chimica verde vuol dire partire dalle risorse agricole, dare vita ad un sistema di relazioni tra agricoltura, chimica, industria e mondo della ricerca in grado di innescare sinergie e di stimolare processi innovativi lungo tutta la catena del valore, generando ricadute positive su tutto il sistema, con impatti benefici sul territorio, nel pieno rispetto e nella salvaguardia dell'ambiente. Novamont sta dimostrando che rivitalizzare un settore strategico come quello dell'industria chimica, secondo i principi della bioecomia, significa contribuire in modo determinante al rilancio del nostro sistema economico e alla creazione di valore per l'intero Paese", ha dichiarato Catia Bastioli, Amministratore Delegato di Novamont. Alla promozione del progetto per la chimica verde Novamont dedicherà dunque il convegno "Raffinerie chimiche verso bioraffinerie: una strategia possibile per il rilancio della chimica in Italia?" che si svolgerà il 9 novembre alle ore 10 all'interno della fiera, in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico, SusChem Italy e Federchimica. Allo stand Novamont (padiglione D1, stand 001) i visitatori di Ecomondo potranno conoscere tutta la gamma di prodotti in Mater-Bi®, la bioplastica interamente biodegradabile e compostabile e con le stesse proprietà delle plastiche tradizionali: stoviglie per la ristorazione, prodotti per l'igiene, soluzioni per una efficace raccolta differenziata, materiali per l'agricoltura, giochi e imballaggi biodegradabili, shopper per asporto merci.
Marilisa Romagno
autore