01/01/2013 - 01:00

L'acqua di rubinetto e' controllata, economica ed eco-friendly

Secondo uno studio realizzato da Legambiente e Federutility, la federazione delle aziende di servizi pubblici locali che operano nel settore idrico, l'acqua potabile di rubinetto sarebbe "'sicura e controllata, di qualità, oltre che economica e rispettosa dell'ambiente".
Dallo studio, infatti, emerge che l'acqua di rubinetto viene controllata più spesso di quelle in bottiglia. Solo nella città di Roma in un anno vengono effettuate 250mila analisi, altrettante in Puglia e 350mila in Provincia di Milano, Pavia e Lodi, mentre per le acque minerali le prescrizioni normative prevedono la realizzazione di una sola analisi l'anno da parte dei soggetti titolari della concessione, che viene poi inviata al ministero della Salute insieme a un'autocertificazione relativa al mantenimento delle caratteristiche delle acque Il vice presidente nazionale di Legambiente, Sebastiano Venneri, ha affermato:"Sono numeri che dimostrano quanto l'acqua di rubinetto delle nostre case sia molto più controllata di quelle in bottiglia". Inoltre, Massimo Ottaviani, direttore dell'Iss - Istituto superiore di Sanità, ha precisato che l'acqua di rubinetto rispetta parametri di qualità costante nell'Unione europea a 27 e, secondo valutazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità, "non ha problemi tossicologici, e quindi sanitari". Tra l'altro, l'Italia ha previsto un regime di controlli più restrittivo, con un numero di analisi che dipende dal volume di acqua distribuito, dalla lunghezza e dalla complessità dell'acquedotto. Il vice presidente di Federutility, Mauro D'Ascenzi, ha detto:"Sempre molto più numerosi dei quattro controlli di routine e del controllo annuale di verifica previsti in attuazione della direttiva europea 98/83/CE. Sono, solo per fare altri esempi, quasi 30mila in Emilia Romagna, 9.500 in Sardegna, 8.500 in Basilicata". E per questo, proprio in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, Legambiente e Federutility hanno lanciato una campagna per promuovere il consumo dell'acqua di rubinetto. "L'obiettivo della campagna" ha aggiunto D'Ascenzi, "è ridurre il numero delle bottiglie di plastica e imballaggi tra i rifiuti inquinanti, e informare e dare consigli sul risparmio idrico e la tutela di questa preziosa risorsa che incide nelle tasche degli italiani poco più dell'1%, a fronte del 7% per la telefonia. Non è una battaglia per togliere quote di mercato all'industria delle acque minerali, ma con Legambiente vogliamo dare significato alla storia, ingegneria, cultura, investimenti economici, che sono dietro a una goccia d'acqua distribuita in ogni casa". Molte sono le iniziative in programma in tutta Italia nel weekend del 20 e 21 marzo. A Roma, in piazza Buenos Aires, il circolo Legambiente "Mondi Possibili" insieme all'Acea, allestirà un banchetto informativo con distribuzione di materiale divulgativo e degustazioni "al buio" di acque minerali e non. Previsto anche il lancio del concorso fotografico "Nasoni de Roma", dedicato alle celebri fontanelle pubbliche della capitale (info: l.barucca@legambiente.it). Altri eventi sono in programma anche a Tivoli, Monte San Biagio e Itri. 

 Venneri ha poi sottolineato che "non bere l'acqua di casa significa rinunciare ad una risorsa sana, perché controllata con rigorose norme sanitarie, e molto economica, visto che un litro di "acqua del sindaco" può costare fino a mille volte meno di quella in bottiglia. E poi l'acqua di rubinetto rispetta l'ambiente, non produce rifiuti plastici ed è a "chilometri zero": non viaggia per centinaia di chilometri su inquinanti Tir, evita il consumo di combustibili fossili, l'emissione di Co2 e di polveri sottili". I due terzi delle bottiglie di plastica utilizzate per l'acqua minerale, infatti, non vengono raccolti in modo differenziato e finiscono in discarica o in un inceneritore. Inoltre, il consumo annuo di 12 miliardi di litri di acqua imbottigliata comporta, per la sola produzione delle bottiglie, l'utilizzo di 350mila tonnellate di polietilene tereftalato (Pet), con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e l'emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di CO2 equivalente. Infine, purtroppo solo il 18% del totale di bottiglie in commercio viene trasportato su treni invece che su gomma.
Lisa Zillio
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