01/01/2013 - 01:00

L'Italia non modifica la scelta sul nucleare

"La linea italiana rispetto al programma nucleare chiaramente non cambia" ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo da Bruxelles dove si è riunito il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'UE. In Europa, invece, molti sono i ripensamenti e i dubbi sulla sicurezza del nucleare.
 
"Evitiamo di fare speculazioni su una situazione che non è paragonabile e che non è analoga" ha detto il ministro.
"Ben venga se apre un dibattito per risolvere i dubbi che restano aperti sul nucleare, ma guai a speculare su questa gravissima tragedia".
"E' fresco il ricordo del referendum celebrato nell' '87 dopo Chernobyl di cui stiamo pagando le conseguenze ancora oggi, perché fu una scelta a mio avviso sbagliata e sciagurata, dettata da un'emotività fortissima e su cui giocò molto la speculazione sulla paura", ha affermato il ministro sottolineando poi come "le tecnologie nucleari si sono evolute con livelli di sicurezza oggi centuplicati rispetto a quelli della centrale giapponese" in questione.
 
E parlando del prossimo referendum del 12 giugno 2011 ha sottolineato: "Queste informazioni che puntano a speculare sulla tragedia del Giappone non so quanta breccia possano fare sull'opinione pubblica, ma non credo che gli italiani si possano più fare abbindolare da informazioni di questo tipo".
Infine il ministro ha dichiarato: "I programmi energetici non cambieranno sulla base di quanto accaduto in Giappone. I governi devono essere lucidi e non seguire l'emotività".
 
Altro atteggiamento è quello che si registra nel resto d'Europa dove diversi Paesi stanno rivedendo le proprie scelte sul nucleare.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha deciso di posticipare di tre mesi l'inizio dei lavori per estendere la vita operativa dei 17 reattori nucleari localizzati in Germania in modo da consentire una nuova valutazione dei rischi. 
La Svizzera ha bloccato le procedure per autorizzare la costruzione di tre nuovi siti, mentre l'Austria ha chiesto un riesame del nucleare a livello europeo
"Io chiederò oggi l'organizzazione di test di resistenza per le centrali nucleari in Europa" ha dichiarato Nikolaus Berlakovich, ministro dell'Ambiente austriaco.
E anche la Francia, paladina dell'atomo con i suoi 59 reattori nucleari in funzione e uno in costruzione, è preda di dubbi e paure tanto che gli ecologisti francesi hanno chiesto un referendum sul nucleare.
 
 
Lisa Zillio
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