06/11/2014 - 16:48

Key Energy, l'efficienza energetica crea innovazione tecnologica e occupazione

A Key Energy White Evolution in corso di svolgimento a Rimini Fiera si è parlato delle opportunità per la crescita che stanno nascendo grazie alle soluzioni di efficientamento per edilizia e industria. L'efficienza energetica è una delle soluzioni più all'avanguardia del Made in Italy e in grado di produrre in prospettiva sviluppo e occupazione. È il messaggio emerso questa mattina a Key Energy, il salone internazionale per l’energia e la mobilità sostenibili, in corso di svolgimento fino all’8 novembre a Rimini Fiera e che ospita Key Energy White Evolution, l'evento dedicato alle soluzioni per questo settore.
Al centro dell'attenzione del convegno “DEE 2012/27/UE Efficienza Energetica: una direttiva, molte opportunità”, a cura di Italcogen, c'era il tema delle misure da adottare per raggiungere l'obiettivo di risparmio del 27% entro il 2030, previsto nei giorni scorsi dal Consiglio europeo.

Per  Marcello Capra, Direzione Generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare del Ministero dello Sviluppo Economico:la decisione di adottare un target  di  riduzione del 27% rimane un obiettivo molto sfidante e la Commissione europea richiede agli Stati membri uno sforzo ulteriore nell'utilizzo fondi strutturali”.

È emerso infatti che il tema del finanziamento per il migliore utilizzo delle risorse energetiche assumerà in futuro un ruolo centrale nelle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti e in termini di competitività delle imprese sui mercati.

È finita l'epoca dei fondi statali a pioggia – rileva Sebastiano Serra, della Segreteria Tecnica del Ministero dell'Ambiente –la cabina di regia interministeriale prevede l'adozione per l'efficienza energetica di Fondi di garanzia e del Fondo Rotativo Kyoto (giunto alla terzo revisione) che stanzierà – è stato annunciato – 350 milioni di euro dedicati a scuole, università e asili nido nell'ambito degli interventi previsti dal Governo sull'edilizia scolastica”.
Ad oggi sono stati approvati 65 progetti di efficienza (13 solo nella cogenerazione) per 120 milioni di euro che hanno attirato investimenti complessivi per 250 milioni di euro.

L'obiettivo del 27% è chiaramente alla portata dell'Italia – sostiene  Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen – occorre però monitorare affinché vengano migliorati nei decreti attuativi una serie di aspetti tecnici, ma occorre rivedere la governance per eliminare quegli ostacoli burocratici che ancora oggi minano il cammino dell'intero settore della cogenerazione”.

Ma il settore dell'industria italiana dell'efficienza necessita anche di poter investire nella certezza che non venga modificato il quadro normativo.

Il dato del 27%  - dice Gianni Binacchi, vicepresidente di Anie Energiaancorchè rilevante, non è l'aspetto più saliente su cui confrontarsi. É l'adozione volontaria del target prevista i Paesi che preoccupa: i nostri operatori nel momento in cui propongono soluzioni tecnologiche che sono di fatto anti-cicliche, necessitano di poter disporre di un contesto normativo che dia adeguate garanzie nel medio-lungo termine”.

L'efficienza può costituire anche un interessante volano di crescita per l'economia italiana in virtù del fatto che potenzialmente è in grado edi coinvolgere personale specializzato sul territorio che non può essere “delocalizzato”.

 “Noi abbiamo creato 250 nuovi posti di lavoro – racconta Laura Bruni, direttore Affari Istituzionali Schneider Electricattraverso il programma di piccoli installatori Ecoxpert, si tratta di un esempio su come si possa formare personale qualificato e magari riconvertendo operatori provenienti da settori attigui, creando nuove opportunità anche per tutta l'economia italiana”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile