11/09/2013 - 19:30

Key Energy, al via il primo 'Coordinamento della cogenerazione' made in Italy

Parte da Rimini il nuovo fronte comune tecnologico, scientifico e di mercato: grazie a Cib, Cogena e Italcogen, oltre cinquecento imprese italiane lavoreranno insieme per l’efficienza energetica.
Nasce a Rimini il primo “Coordinamento della cogenerazione” made in Italy. Lo hanno costituito tre associazioni – Cib (Comitato italiano biogas e gassificazione), Cogena (Associazione italiana per la promozione della cogenerazione), e Italcogen (Associazione dei produttori e distributori di impianti di cogenerazione) che rappresentano insieme oltre cinquecento aziende. Le rispettive delegazioni si sono incontrate questa mattina a Rimini Fiera per avviare i lavori del tavolo tecnico che porrà al centro dell’attenzione il sostegno e la promozione dell’efficienza energetica. A questo proposito i partecipanti al tavolo hanno espresso l’importanza di un più vigoroso sostegno allo sviluppo dei Sistemi di Utenza e nell’obiettivo di una sempre maggiore diffusione della generazione distribuita.
Tra gli obiettivi del coordinamento è scaturita anche l’esigenza di elaborare un Position paper di settore che possa rispondere ai  principali quesiti degli operatori. Dall’incontro – che si è tenuto presso gli uffici del quartiere fieristico riminese, dove dal 6 al 9 novembre prossimi si terrà Key Energy, il salone internazionale per l’energia e la mobilità sostenibili in contemporanea con Ecomondo, presenti molte delle aziende del settore cogenerazione - è emersa l’esigenza di avviare una collaborazione tecnologica e scientifica nella consapevolezza di poter offrire non solo uno strumento di tutela per le imprese, ma anche di poter delineare una visione di strategia energetica più sostenibile per il futuro del nostro Paese.
“Sono oggi più che mai convinto – ha rilevato il presidente di Cogena Pierluigi Corsini -  che il tavolo di consultazione e coordinamento con il CIB e con Italcogen ci consentirà di offrire un contributo  sempre maggiore di idee e stimoli, garantendo, tra l'altro, agli interlocutori istituzionali un importante supporto decisionale”. Per Angelo Baronchelli vicepresidente di CIB Consorzio Italiano Biogas  “Questo incontro ha esteso le nostre prospettive, fornendoci un'idea d'insieme che superi il momento attuale del settore  e dell''intera economia creando una prospettiva di crescita per il settore industriale ed agricolo”.

“Sono stati mossi i primi passi di un cammino – ha commentato Silvio Rudy Stella presidente di  Italcogen - per la promozione della cogenerazione distribuita,  che ha un ruolo importante nel panorama energetico nazionale come traino per gli investimenti e l'uscita dalla crisi. Si tratta infatti di energia che costa meno, attrae investimenti e crea occupazione professionale”. Giorgio Cavagnera (vice presidente di Cogena) che, come Baronchelli, oggi rappresentava il mondo degli imprenditori, ha infine sottolineato come il mondo imprenditoriale con questo incontro “dia oggi un segnale forte di cooperazione per lo sviluppo del settore della cogenerazione”.
Fronte comune per la cogenerazione
Gli impianti di cogenerazione, a gas naturale, biogas, biomasse ecc., installati (dati 2012) si aggirano sui 10 mila MW, ma il vero potenziale è doppio, assicurano gli esperti. Inoltre, secondo un recente studio condotto dall’Eea, l’Agenzia europea per l’ambiente, nel 2020 l’Italia sarà uno dei paesi europei più ricchi di bioenergia, insieme a Francia, Germania, Spagna, Polonia e Romania. Nel biogas già oggi siamo al secondo posto in Europa dietro la Germania con una filiera attiva di circa mille impianti: di questi, il 70% realizzato da aziende italiane, con benefici economici, ambientali e di efficienza per l’intero sistema energetico
Marilisa Romagno
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