03/05/2014 - 17:38

Jobs Act: ecco tutte le modifiche al dl Lavoro. Il testo in Aula dal 6 maggio

Si applicherà anche alle aziende attive nel settore della green economy, il disegno di legge che porta la firma del premier Matteo Renzi e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che detta disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
Al provvedimento,  attualmente all'esame della commissione Lavoro di Palazzo Madama, sono stati presentati ben 700 emendamenti, di cui otto firmati dal governo dal governo e frutto della mediazione all'interno della maggioranza rispetto al testo uscito da Montecitorio e 30 da Forza Italia. 
 
Tra le principali novità introdotte a palazzo Madama vi è la sanzione per lo sforamento del limite del 20 per cento ai contratti a termine, che passa dall'assunzione a tempo indeterminato (ovvero la cosiddetta stabilizzazione del rapporto di lavoro) prevista nel passaggio del testo alla Camera, a una multa che l'impresa dovrà versare al fisco. Questa sanzione sarà pari al 20 per cento della retribuzione per il ventunesimo lavoratore (quindi nel caso in cui lo sforamento riguardi un solo dipendente) e al 50% dal ventiduesimo in poi (quindi in tutti gli altri casi). Tra le altre disposizioni ricordiamo quella riguardante l'apprendistato e la sua formazione (che sarà mista, cioè pubblica e privata) e la cosiddetta 'previsione del contratto a tempo indeterminato a protezione crescente'. 
 
'La sfida per creare lavoro in Italia passa per la green economy' ha commentato in una nota il pidiessino Ermete Realacci. 
 
'E' un'idea di futuro per l'economia, la società, la politica. Ed è una prospettiva credibile per superare la crisi, che abbraccia tutti i settori, che punta su innovazione, ricerca, conoscenza, qualità, bellezza, e che già oggi garantisce in Italia 3 milioni di green jobs'  ha continuato Realacci. 
 
'C'è un'Italia green che crea occupazione e ricchezza, con ben il 22% delle imprese del Paese alle quali si deve il 38% delle assunzioni complessive programmate nel 2013. E proprio queste realtà sono il motore dell'innovazione: il 61% delle assunzioni previste dalle aziende sempre nel 2013 nei settori della ricerca e sviluppo è coperto proprio da green jobs. Le imprese green sono quelle più competitive, quelle che esportano di più ed innovano di più. Ma non solo' ha detto il parlamentare. 
 
'Sono anche le imprese che offrono più speranza ai giovani: il 36% delle assunzioni programmate nel 2013 dalle imprese green sono rivolte ad under 30 contro il 30% delle imprese non green. Una via che, ad esempio nell'edilizia, si declina nel segno della qualità, della sicurezza, del risparmio energetico. E' senza dubbio questo il terreno più efficace per ottenere benefici per l'ambiente, per le tasche degli italiani e per il lavoro. Non a caso gli incentivi per ristrutturazioni ed eco-bonus in edilizia sono la misura di gran lunga più importante messa in campo per l'occupazione nel 2013: hanno prodotto lo scorso anno 19 miliardi di investimenti, garantendo oltre 280mila posti di lavoro, tra diretti e indotto' ha concluso il menbro della commissione Ambiente di Montecitorio.
 
Lunedì prossimo, 5 maggio, è prevista la votazione sugli emendamenti presentati al dl Lavoro, mentre a partire da martedì 6 maggio il testo andrà in Aula. I giochi sono dunque ancora aperti. 
Rosamaria Freda
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