01/01/2013 - 01:00

Intesa Sanpaolo, la banca che risparmia energia

L'attenzione alle tematiche ambientali e al risparmio energetico di Intesa Sanpaolo ha avuto l'importante riconoscimento della certificazione UNI EN 16001 rilasciata dall'ente internazionale DNV (Det Norske Veritas) e finalizzata al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche attraverso un modello di gestione sistematica dell'energia.
Intesa Sanpaolo è la sola banca a figurare tra il piccolo gruppo di imprese italiane che hanno raggiunto questo risultato. Il nuovo sistema certificato si integra al sistema esistente di gestione ambientale, entrambi applicati in 160 siti della banca, a conferma della centralità delle politiche di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico nelle quali il Gruppo bancario è da tempo impegnato. Ridurre i consumi, quindi l'impatto ambientale derivato dalle proprie attività, è il risultato di una razionalizzazione dei diversi processi e servizi aziendali, unita al miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici utilizzati (sedi, filiali, uffici, ecc.).

Tra le iniziative messe in atto da Intesa Sanpaolo troviamo anche la scelta di utilizzare solamente energia elettrica da fonte idroelettrica, che rappresenta in Italia la fonte di energia rinnovabile prevalente. Allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti, in alcuni punti operativi - situati soprattutto nel Centro-Sud - sono state installate pompe di calore al posto delle caldaie tradizionali. Monitor LCD e apparecchi di illuminazione con lampade a basso consumo sono la regola in tutti i locali della Banca. Infine, nel 2009 si è iniziato a adottare a livello sperimentale la tecnologia di illuminazione a led partendo da tre filiali milanesi.

Roberto Gerbo, Energy Manager del gruppo Intesa Sanpaolo e responsabile SGA/SGE, dichiara che la razionalizzazione dei consumi riguarda in maggior parte quelli elettrici. "Dalle nostre analisi - afferma - abbiamo rilevato che oltre l'80% dei consumi energetici della banca sono elettrici e derivano da attrezzature e dispositivi che, in alcuni casi, rimangono operativi ventiquattro ore su ventiquattro (bancomat, sistemi di sicurezza) o fuori dall'orario di lavoro (insegne, ecc.), tanto da incidere sul totale dei consumi elettrici per circa il 40%. Contrariamente a quanto si immagina, il condizionamento dei locali dove sono installati efficienti sistemi di climatizzazione richiede solamente un 35%, mentre l'illuminazione incide per una quota pari a circa il 25%".

"Va da sé che, con questi dati, il nostro obiettivo è di operare prioritariamente su questo 40% di consumi e cercare di ridurlo sia con una migliore gestione delle apparecchiature esistenti, sia con l'adozione di nuove apparecchiature a basso consumo. Sulle tematiche dell'ambiente e del risparmio energetico sensibilizziamo anche il nostro personale. Dopo la distribuzione di un opuscolo che spiega i comportamenti virtuosi da adottare sia in ufficio sia a casa, abbiamo attivato un percorso formativo online per i dipendenti denominato Ambientiamo", aggiunge Gerbo. In sintesi riduzione dei consumi attraverso una maggiore efficienza e l'uso di energia rinnovabile: quando "essere al verde" è una ricchezza. "L'esperienza di un grande Gruppo come Intesa Sanpaolo dimostra come un sistema di gestione conforme alla norma EN 16001 sia lo strumento più efficace per conseguire l'obiettivo strategico, per le singole aziende e per il sistema economico nel suo complesso, di un uso più razionale e di una migliore gestione dell'energia. La certificazione da parte di un ente terzo permette a Intesa Sanpaolo di dare evidenza ai risultati di un progetto e al proprio impegno nei confronti di tutti gli stakeholder", commenta Simona Montinari, Key Customer Manager di DNV Italia.
Tommaso Tautonico
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