01/01/2013 - 01:00

Inquinamento acustico nel Parchi Americani

Da un'analisi sull'inquinamento acustico, realizzata monitorando 55 siti dislocati all'interno dei parchi nazionli statunitensi e recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Trends in Ecology and Evolution, emerge che le attivita' antropiche stanno irrimediabimente compromettendo la quiete e il silenzio che da sempre caratterizzano questi luoghi di natura incontaminata.
L'inquinamento acustico, causato dal traffico aereo e navale (il rumore e' udibile per oltre un quarto della giornata nella metà dei siti presi in esame, e addirittura per mezza giornata in 12 di essi) rappresenta un grosso problema per gli animali che vivono nei parchi, oltre che un fastidio per i visitatori degli stessi e quindi un possibile ostacolo alla fruizione di tali aree.
Il rumore, infatti, incide nelle attivita' di caccia di gufi e pipistrelli, altera il canto degli uccelli e interferisce con il richiamo d'amore delle raganelle.
Il rapporto si conclude con un'esortazione a diminuire i livelli di rumore nella gestione delle aree protette.
Significativo, comunque, rimane il monito lanciato anche al resto del mondo: in Italia, per esempio, dove i tassi di urbanizzazione sono nettamente superiori, una soluzione a questo problema non si puo' piu' rimandare.
 
Lisa Zillio
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