01/01/2013 - 01:00

Innovazione nel fotovoltaico

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Stanford ha dimostrato che, utilizzando materiali polimerici nano strutturati, possono essere realizzate celle a film sottile fino a dieci volte più efficienti delle attuali.
La ricerca, pubblicata nell'ultimo numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, descrive la tecnica adottata che permette di intrappolare i fotoni di cui è composta la luce in uno strato di materiali polimerici.
Per i più informati questo probabilmente suonerà come nulla di nuovo.

La vera innovazione del gruppo californiano è, infatti, stata passare alla scala nanometrica e utilizzare strati di polimeri ultrasottili, con uno spessore dell'ordine dei milionesimi di millimetro.
In questo modo i fotoni possono essere trattenuti più a lungo, aumentando l'assorbimento dell'energia di ben dieci, dodici volte rispetto alle tecniche tradizionali

"Il vantaggio ottenuto è davvero sorprendente. Superare i limiti imposti dalle tecniche tradizionali apre la porta alla progettazione di celle solari molto più efficienti" hanno dichiarato i ricercatori.
Oltre a una maggiore efficienza, la nuova tecnica permette anche un notevole risparmio economico.
I polimeri, infatti, oltre ad avere un costo nettamente inferiore a quello del silicio sono dotati di uno spessore talmente minimo da richiederne un numero inferiore.
Lisa Zillio
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