01/01/2013 - 01:00

Incendi in Russia: incalcolabile danno ambientale

Le terribili immagini della terra russa divorata dal fuoco riportano all'attenzione dei media gli incalcolabili danni ambientali che si ripercuoteranno sui fragili equilibri naturali, climatici ed economici, non solo in Russia ma in tutto il mondo.
Sulla base di alcune stime riportate nel TEEB, il più autorevole studio sull'Economia degli Ecosistemi e della Biodiversità, il WWF ha calcolato un danno pari a 200 milioni di dollari solo sul fronte dello stoccaggio del carbonio, ovvero la capacità delle foreste di trattenere CO2 e mitigare l'incremento dell'effetto serra naturale.
Sebbene sia difficile monetizzare questa capacità, il TEEB ha attribuito a ogni ettaro di foresta un valore di 728,56 dollari a latitudini di 35-45° e fino a 1.272,85 dollari per ettaro alle latitudini da 45 a 55°.

E l'area colpita dagli incendi si trova proprio tra i 40 e i 55 gradi di latitudine.
Considerando quindi una media di 1.000 dollari per circa 190.000 ettari di boschi colpiti dalle fiamme è facile avere una stima dell'incommensurabile perdita.
A questo dato poi si devono aggiungere altri parametri difficilmente quantificabili come la perdita di biodiversità (questi boschi sono popolati da lupi, orsi, martore, linci, cervi caprioli e di un gran numero di rapaci) e dei servizi naturali che le foreste sono in grado di fornire (cibo, risorse forestali, la regolazione del clima e del ciclo dell'acqua, la protezione da eventi catastrofici e dissesti idrogeologici, ...)

Infine vanno considerate anche le ricadute sulla salute umana e i danni economici legati al valore commerciale dei terreni e del legname e alla diminuzione della produttività agricola già oggi definita senza precedenti per la Russia.
Il TEEB ha stimato che per un investimento annuo di 45 miliardi di dollari, pari a circa un sesto di quanto necessario alla conservazione di tutti i servizi ecosistemici del mondo, potremmo proteggere servizi naturali per un valore approssimativo di 5 mila miliardi di dollari all'interno di aree protette: un eccellente rapporto costi-benefici di 1:100.
Inoltre, sarebbero sufficienti solo 5,75 dollari per ettaro ogni anno per 10 anni per ampliare la conservazione forestale a tutte le aree prioritarie a livello mondiale.

"Questi eventi ci mettono drammaticamente di fronte all'analfabetismo delle politiche nazionali e internazionali sull'adozione di politiche di prevenzione - ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - Quello che sta accadendo in Russia non costituisce solo un danno per le popolazioni locali, ma per l'intero pianeta, perché le sue ripercussioni riguardano anche la lotta contro i cambiamenti climatici e per la salvaguardia della biodiversità. Per questo, nell'interesse di tutti, occorre consolidare al più presto le politiche di conservazione della natura. Non dobbiamo più aspettare di perderla in modo così drammatico, per comprenderne l'inestimabile valore."
Lisa Zillio
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