01/01/2013 - 01:00

In Italia oltre 1700 km di costa a rischio erosione

Si presenteranno a Bari lunedì prossimo i risultati del progetto S.T.A.R.T. (Sviluppo di una Tecnologia Ambientale per la Ricostruzione, la Tutela delle praterie sottomarine di Posidonia e il miglioramento della sostenibilità ambientale delle operazioni su fondali), sviluppato dalla TCT srl di Brindisi in partnership con Legambiente Puglia e finanziato nell'ambito del PO PUGLIA 2007-2013 - Asse I Linea 1.1 -Azione 1.1.2 Bando "Aiuti agli investimenti in Ricerca per le PMI".
Con il progetto START si è inteso sperimentare la coltivazione in vasca della Posidonia oceanica, pianta acquatica che riveste un ruolo fondamentale nella difesa delle coste del Mediterraneo, grazie alla sua opera di stabilizzazione e consolidamento dei fondali. In particolare, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Osservatorio sull'erosione costiera per il recupero e la valorizzazione dei litorali oltre 1.700 km dei circa 7.468 della costa italiana sono in una situazione di forte erosione. È pari a quasi 16 mila kmq l'area italiana influenzata da erosione, supera i 1800 kmq quella industriale e urbanizzata a rischio ed è pari a 4130 la superficie di alto valore ecologico interessata al problema. Al convegno prenderanno parte Francesco de Rinaldis Saponaro, presidente TCT srl, Michele Scardi professore associato di ecologia all'Università di Tor Vergata Roma, Marco Milanese professore all'Università del Salento, Giuseppe Scordella, coordinatore scientifico del progetto, Loredana Capone, vicepresidente Regione Puglia, Fabiano Amati, assessore alle Opere pubbliche, protezione civile, difesa del suolo Regione Puglia; Luciano Cariddi, sindaco di Otranto, Giorgio Assennato, presidente ARPA Puglia e Sebastiano Venneri, vicepresidente Legambiente. Modera Antonio Cianciullo, inviato de La Repubblica.
Tommaso Tautonico
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