01/08/2014 - 14:30

Impianti solari termici: soluzioni prodotte in Italia, ma ancora poco sfruttate

Anche se quest'anno l'estate stenta a mostrarsi sulla nostra penisola, sono sempre presenti ottime opportunità per sfruttare la luce filtrante per produrre energia. In particolare, quella termica, cioè l'energia solare trasformata in calore da utilizzare per l'acqua calda.
"I sistemi termici solari sono raggruppati in due categorie principali: a circolazione naturale e a circolazione forzata, spiega Marco Narcisi, titolare di G.F. Narcisi. I primi prevedono la presenza del bollitore sul tetto al di sopra dei pannelli. Si tratta di una soluzione economica e semplice per produrre acqua calda sanitaria. Nel caso dei sistemi a circolazione forzata, invece, gli unici elementi visibili sul tetto sono i pannelli, poiché il bollitore può essere collocato anche a oltre 20 metri di distanza da essi, quindi all'interno dell'abitazione. Questa soluzione consente un migliore rendimento e impatto estetico. Anche in condizioni di scarso irraggiamento, se di qualità, si dimostrano particolarmente performanti".

Aggiunge Narcisi: "I bollitori e i pannelli solari pubblicati sul nostro sito e distribuiti su tutto il territorio nazionale sono prodotti in Italia. Ciò rappresenta uno degli elementi per noi fondamentali, oltre all'assistenza tecnica capillare". "Sono in arrivo novità importanti nel settore che sono state presentate alla Fiera Expocomfort di Milano quest'anno, come il sistema Stratos, un impianto a circolazione naturale Made in Italy con bollitore incorporato nel corpo del pannello solare: la praticità del naturale con l'estetica del forzato. Appena disponibile sarà distribuito sul nostro sito in tutta Italia".

"Benché questi dispositivi abbiano avuto una diffusione importante negli ultimi anni, la strada per una copertura energetica rilevante è ancora lunga. Un buon incentivo è rappresentato dal Conto Termico che consente di recuperare buona parte della spesa effettuata. La detrazione IRPEF al 65%, invece, a mio parere, ha perso la sua 'presa' a causa della dilazione dell'incentivo su un arco temporale di 10 anni. È accaduto che diversi nostri Clienti, benché adeguatamente informati a riguardo, abbiano rinunciato a richiedere la detrazione per questo motivo".
Tommaso Tautonico
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