01/01/2013 - 01:00

Ilva: approvato il decreto per la bonifica

"Ricostruire Taranto e superare il conflitto tra ambiente e sviluppo: questo è il forte segnale che viene dal Governo e dal Parlamento". Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, commenta con grande soddisfazione il voto con cui il Senato oggi ha approvato il decreto legge "Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto".
Il Decreto Taranto si concentra sugli interventi per risanare e rilanciare la città e attua il protocollo d'intesa del 26 luglio scorso (stipulato tra i ministeri dell'Ambiente, delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico, per la Coesione territoriale, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto e il commissario straordinario del porto di Taranto). Il decreto prevede la nomina di un commissario straordinario, la disponibilità di 336 milioni di euro (di cui 187 per il porto) e il riconoscimento di Taranto come "area in situazione di crisi industriale complessa". Il provvedimento è mirato all'area urbana e intende superare "le gravi situazioni di criticità ambientale e sanitaria accertate in relazione al sito di bonifica di interesse nazionale di Taranto", accelerandone il risanamento. Inoltre, il Decreto Taranto ha l'obiettivo di "sviluppare interventi di riqualificazione produttiva e infrastrutturali, anche complementari alla bonifica, nonché di individuare misure volte al mantenimento e al potenziamento dei livelli occupazionali, garantendo in tale modo lo sviluppo sostenibile dell'area".

Il decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione in "Gazzetta ufficiale". Qualche dettaglio. Il commissario resta in carica per un anno, "senza diritto - si legge nel decreto legge - ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica", e può avvalersi di un soggetto attuatore e di altri organismi. I finanziamenti previsti sono: 110 milioni di euro per le bonifiche; 30 milioni per il rilancio degli investimenti produttivi; 20 milioni per la difesa del suolo e il disinquinamento. Altri 187 milioni fanno parte dei programmi per gli interventi portuali. Il riconoscimento dell'area in "situazione di crisi industriale complessa" consente l'accesso ai programmi di reindustrializzazione previsti dal decreto Crescita del 22 giugno.
Tommaso Tautonico
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