01/01/2013 - 01:00

Il decreto ''Geotermia''

Risale al 10 febbraio scorso il Consiglio dei Ministri che approvò il decreto. Ora la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, dall'11 marzo è entrato in vigore il decreto "geotermia".
Con la pubblicazione in Gazzetta diviene operativa la normativa fortemente voluta dal Ministro dello sviluppo Economico, Claudio Scajola, in accordo con il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, discussa ed approvata nel Cdm dello scorso mese. Nel decreto vengono definite competenze e ambiti di applicazione della legge, dichiarando di "pubblico interesse e di pubblica utilità la ricerca e la coltivazione a scopi energetici delle risorse geotermiche in territorio nazionale". Rientrano nei limiti di legge, oltre che economicamente interessanti a livello nazionale, gli impianti erogatori di una potenza pari ad almeno 20 MW termici, alla temperatura convenzionale dei reflui di 15°C, con riferimento anche alle risorse geotermiche rinvenute in mare.
In ambito locale verranno considerate utili le risorse geotermiche a media e bassa entalpia, per la realizzazione di impianti con potenza inferiore ai 20 MW. Si nominano autorità competenti nella gestione delle risorse geotermiche, per le funzioni amministrative, le Regioni o gli enti da loro delegati a livello dei territori locali, mentre al Ministero dello Sviluppo economico o dell'Ambiente andranno quelle riguardanti il controllo sull'esercizio delle attività della Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche. Attualmente in Italia il 10% delle energie rinnovabili prodotte deriva dallo sfruttamento del calore del sottosuolo, secondo previsioni, grazie all'approvazione di tale decreto, sarà possibile produrre fino al 25% di energia pulita da questo tipo di fonte.
Tommaso Tautonico
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