20/10/2012 - 15:00

Il WWF scrive a Soco per fermare trivellazioni in Congo

WWF: "La compagnia petrolifera Soco fermi il progetto di trivellare nel Parco Nazionale del Congo". Il WWF ha inviato una lettera aperta alla società petrolifera SOCO per chiedere lo stop del progetto di trivellazioni nel Parco Nazionale del Virunga nel Congo.
"Perché il profitto di una piccola azienda petrolifera deve avere la precedenza sulla sicurezza di migliaia di persone e sulla sopravvivenza di specie in drammatica via d'estinzione e che non si trovano in nessun altro luogo della Terra?" E' la domanda posta dal WWF alla compagnia petrolifera SOCO in una lettera aperta. "Nonostante l'impegno delle imprese oneste ed etiche e di fronte alla diffusa opposizione, anche da parte del governo del Regno Unito, SOCO si rifiuta di abbandonare i suoi piani di esplorazione in Virunga, patrimonio mondiale dell'umanità e sito Ramsar. Tra le riserve naturali più preziose al mondo, il Virunga ospita i gorilla di montagna in pericolo di estinzione e i suoi territori comprendono laghi, montagne, ghiacciai e centinaia di specie di mammiferi, alcuni dei quali non si trovano in nessun altro luogo del nostro pianeta. Il Virunga è inoltre una fondamentale fonte di sostentamento per le popolazioni locali. Trentamila persone dipendono dal vicino Lago Edward, per il pesce: un uso sostenibile delle risorse naturali che con il suo pescato produce più di 20 milioni di dollari ogni anno. E proprio questa risorsa fondamentale per l'economia locale rientra tra i siti di perforazione previsti dai piani di SOCO". "L'esplorazione petrolifera voluta da SOCO dimostrerebbe che il petrolio del sottosuolo vale più della sicurezza economica e di quella delle 30mila persone e delle specie in via di estinzione la cui sopravvivenza è legata a questo parco", dichiara Isabella Pratesi, Direttore delle Politiche di Conservazione Internazionali del WWF Italia.

"Questa azienda ha più volte ribadito l'impegno a condurre la propria attività in modo onesto ed etico. E' pregata pertanto di mostrare coerentemente il suo impegno per lo sviluppo sostenibile e la crescita economica della comunità". La lettera del WWF, indirizzata a Roger Cagle, Vice Presidente esecutivo, delegato CEO di SOCO internazionale, afferma: "Vorremmo ricordare a voi e ai vostri colleghi della SOCO che il petrolio e lo sviluppo minerario sono vietati nei siti riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dalla convenzione dell'UNESCO. Il governo della Repubblica Democratica del Congo fa parte della Convenzione del Patrimonio Mondiale e ha incluso la convenzione nella sua costituzione nazionale. Chiediamo a SOCO di scegliere di fare la cosa giusta, impegnandosi a rimanere fuori dal Parco Nazionale del Virunga". Attualmente la ricerca o lo sfruttamento minerali all'interno di parchi nazionali del Paese sono contro la legge congolese e inoltre i piani di SOCO vengono osteggiati anche dal governo del Regno Unito. Il 'Block Virunga n°5', che è per l'85% di proprietà di FTSE quotata SOCO, fa parte della zona wilderness del Graben Albertine, una zona che ha anche attirato il gigante petrolifero francese Total.

"Gli esperti dicono che il turismo nel Virunga ha il potenziale per generare ricavi diretti ed indiretti, per 10 milioni di dollari l'anno. Lo sfruttamento del petrolio, tuttavia, potrebbe dirigere l'esportazione come petrolio greggio attraverso l'Uganda, con un fatturato e posti di lavoro per l'economia locale molto limitato". "Secondo il WWF, che anche in Italia ha avviato una campagna per salvare il "Cuore Verde dell'Africa", l'attività di sfruttamento delle risorse della Repubblica Democratica del Congo da parte di SOCO servirà solo ad alimentare ulteriormente i conflitti che affliggono questa terra meravigliosa, oltre che mettere a rischio le vite dei ranger e delle comunità locali che dipendono dall'utilizzo sostenibile delle risorse del parco", ha concluso Isabella Pratesi.
Marilisa Romagno
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