01/01/2013 - 01:00

Il solare termico italiano: le esigenze.

Si evidenziano, in modo, molto sintetico le principali esigenze degli operatori del comparto del solare termico italiano
Il presente intervento evidenzia le caratteristiche del settore del solare termico italiano e delle aspettative degli operatori dal sistema normativo.

In primo luogo, per solare termico si intende la tecnologia capace di garantire la conversione diretta dell'energia solare in energia termica per la produzione di acqua calda.
Tali macchine si caratterizzano per la presenza di un il collettore solare  costituito da un corpo nero assorbente entro il quale può scorrere un fluido e da una copertura selettiva trasparente sulla parte esposta al sole all'interno di  contenitore opportunamente isolato sulle pareti laterali e sulla parete opposta a quella di ricezione della radiazione.

Invece, secondo quanto affermato nelle linee guida di Assolterm 2010 "sull'obbligo solare nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni", per ristrutturazione di un impianto termico si deve intendere " un insieme di opere che comportano la modifica sostanziale dei seguenti sottosistemi: generazione e distribuzione ovvero generazione ed emissione ovvero distribuzione ed emissione del calore; rientrano in questa categoria anche la trasformazione di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali, nonché la risistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in caso di installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall'impianto termico centralizzato."

Dopo aver descritto cos'è il solare termico è necessario analizzare i bisogni di chi sviluppa investimenti basati su questo tipo di tecnologia.

E' interessante sottolineare che il settore del solare termico, come anche altre filiere della green economy italiana, invoca, in modo sempre più forte e sentito, un sistema di incentivazione chiaro e affidabile.

Ed è proprio in questa direzione che si sono sviluppate le maggiori discussioni che hanno animato la Conferenza dell'industria solare - Italia 2012, in cui è intervenuto il presidente di Assolterm, Sergio D'Alessandris, insieme ad altri rappresentanti delle associazioni del comparto, tra cui Robin Welling, presidente dell'European solar thermal industry federation (Estif l'associazione organizzatrice di un'interessante conferenza tra il 26 e il 27 aprile 2012 a Copenhaghen http://www.estif.org/ ); la valorizzazione del solare termico, in altre parole, attraverso la certezza e l'affidabilità delle scelte del legislatore può rappresentare un importante driver di sviluppo economico e di tutela ambientale.
Scendendo nello specifico è emerso che in merito al sistema di incentivazione gli operatori del settore concordano nel considerare prioritario un quadro chiaro, affidabile e di lungo periodo.

Questa posizione trova una conferma diretta nella inadeguatezza dell'attuale sostegno al solare termico.

Infatti, le detrazioni fiscali del 55% su 10 anni e con orizzonte temporale che non supera mai l'anno non sono più appetibili per l'utente finale determinando un blocco degli investimenti da valle a monte.

Inoltre, le esenzioni fiscali pur essendo state un interessante strumento legislativo per la promozione del solare termico, non sono più capaci di soddisfare, soprattutto nel lungo termine, le esigenze degli investitori.

Partendo da queste considerazioni, sono state evidenziate le seguenti proposte operative:

a) Elaborare un sistema legislativo e fiscale di evitare incongruenze e capace di assicurare certezza del sistema giuridico;

b) La certezza del sistema giuridico può permettere la capacità di realizzare previsioni a lungo termine e quindi consente la realizzazione di piani d'investimento precisi e determinati;

c) Non si può più pensare che detrazioni ed esenzioni, peraltro incerte, siano sufficienti a promuovere il solare termico. In quest'ottica solo il concepimento di conto energia sul solare termico può garantire un buon sviluppo del settore.

Infatti, i progetti di legge non riescono ad intercettare gli interessi e l'approvazione degli operatori i quali lamentano tariffe basse (che coprono molto meno del 55% coperto dalle detrazioni fiscali), e l'esclusiva attenzione per i soggetti pubblici.

Un medesimo giudizio spetta anche al tanto atteso Fondo rotativo di Kyoto, che, confermando la tendenza legislativa sopra indicata, anche in questo caso restringe i finanziamenti per il solare termico esclusivamente al settore pubblico, lasciando fuori privati cittadini e imprese.
Eppure il sostegno al comparto non sarebbe privo di riscontro economico: si calcola , infatti, che per ogni euro investito in termini di incentivi nel solare termico si avrebbe un ritorno locale di 1,40 euro: "Il 2020 è dietro l'angolo - si legge in una nota diffusa da Assolterm - e gli obiettivi delineati nel Piano d'azione per le energie rinnovabili sono raggiungibili, ma soltanto a patto che si metta in campo un sistema integrato ed efficace di misure che non possono e non devono essere viste come un mero costo". E non si parla solo di incentivi.

 Inoltre, allo scopo di evidenziare anche gli aspetti amministrativi del solare termico, è importante puntualizzare che gli interventi di installazione di impianti solari termici rientrano nella procedura PAS: infatti, è sufficiente la sola comunicazione preventiva di inizio lavori, anche telematica, all'Amministrazione comunale purchè collocati con la stessa inclinazione, senza debordare e non rientranti nel campo di applicazione del codice dei beni culturali. 
Alessio Elia
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