01/01/2013 - 01:00

Il Sistri?troppo costoso secondo Cna

Il Sistri, il sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti, operativo dal 1 ottobre è un sistema che lascia perplessita e che non risolve la questione burocratica, quella cioe’ del cartaceo e delle procedure, ribadisce la Confederazione la Confederazione nazionale dell’artigianato.
Secondo la Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato)non è possibile una revisione del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti, che porti davvero una semplificazione delle procedure e una riduzione significativa dei costi per le aziende. Un sistema che lascia “perplessita‘” e che “non risolve” la questione burocratica, quella cioe’ “del cartaceo e delle procedure“. Queste le critiche e le richieste in tema di rifiuti della Cna.

“Troppo costoso e troppo farraginoso”. Questo, in sintesi l’effetto che per Francesco Viti, vicepresidente CNA di Prato, avrà sulle pmi il SISTRI, il nuovo sistema di monitoraggio telematico per la gestione dei rifiuti.Il provvedimento entrato in vigore dal 14 gennaio 2010 istituisce il sistema di tracciabilità dei rifiuti che sostituirà gradualmente il registro di carico e scarico, il formulario di trasporto dei rifiuti ed il MUD, per Potenza “obbligherà le piccole imprese a dotarsi in tempi troppo brevi di complessi supporti informatici per la gestire dei rifiuti. 

Inoltre i contributi annuali sono eccessivamente elevati, e a questi c’è da aggiungere il conseguente cumulo dei costi dell’intera filiera che verrebbero scaricati, direttamente e indirettamente, sul produttore del rifiuto. Ci sono poi ulteriori costi dovuti alle fasi di registrazione, all’installazione delle black box, ai servizi di assistenza e manutenzione e alle attività relative al caricamento dei dati. Insomma, a me pare proprio che si sia persa l’occasione per allineare le normative che riguardano ambiente e rifiuti,  e per soddisfare la necessità di semplificazione che si assolve con leggi e norme chiare. 

La CNA sostiene da sempre l’importanza di un sistema che favorisca una corretta e legale gestione dei rifiuti. La presenza di comportamenti illeciti in questo settore danneggia, infatti, l’ambiente, e penalizza le aziende che operano correttamente sostenendo costi maggiori. Siamo quindi convinti che sia indispensabile garantire un più efficace controllo sulla gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera. Sottolineiamo però che l’obiettivo di tale sistema dovrebbe anche essere quello di semplificare le procedure e ridurre i costi che le imprese sostengono, mentre con l’entrata in vigore del decreto del 17 dicembre scorso si rischia di ottenere  esattamente il risultato opposto”.
Marilisa Romagno
autore