01/01/2013 - 01:00

Il progetto PMIBB: Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio

Alle ore 17 di venerdì 27 gennaio 2012 un aereo della Marina francese, in una missione finalizzata a combattere le pratiche illegali di rilascio di sostanze inquinanti a mare, ha individuato un'area di dodici miglia di lunghezza e di duecento metri di larghezza, sulla scia di una piccola nave cisterna, battente bandiera maltese, che transitava attraverso lo Stretto di Bonifacio in direzione da est a ovest.
Il giorno successivo, al suo arrivo presso il porto di Fos-sur-Mer, la nave, TREFIN ADAM, è stata sottoposta a fermo amministrativo e il procuratore generale di Marsiglia ha subordinato la successiva ripartenza della nave al pagamento di una cauzione pari a 350.000 euro. L'indagine, condotta dal reparto di Marsiglia della polizia marittima, determinerà se i risultati della traccia osservata derivino da un'operazione di pulizia dei serbatoi o da altra parte della nave. Il rischio di inquinamento dovuto presumibilmente ad una miscela di detergenti e residui di olio ricorda tuttavia, con drammatica attualità, la vulnerabilità delle due aree protette transfrontaliere del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena e della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio.
Il progetto di Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio che coinvolge l'Office de l'Environnement de la Corse (ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) e l'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, dovrebbe a breve trovare soluzione con l'istituzione di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale, denominato GECT-PMIBB, che del Parco internazionale intende rappresentare l'embrione e che coordinerà le azioni comuni alle due aree protette attraverso lo stretto, consolidando la pluriennale cooperazione transfrontaliera. Inoltre, la classificazione dello Stretto di Bonifacio quale Area marina particolarmente sensibile (Particularly Sensitive Sea Area), avvenuta da parte dell'IMO (International Maritime Organization) il 17 luglio 2011, comporta, a partire dalla data di attuazione, una raccomandazione dell'organismo relativa alla necessità che le navi siano guidate da un pilota italiano o francese con ampia conoscenza della zona.
Nel 2010 e nel 2011, una media annuale di oltre 3400 navi di grandi dimensioni, 100 delle quali trasportavano merci pericolose (petrolio, gas e prodotti chimici) hanno attraversato lo Stretto di Bonifacio, habitat privilegiato con circa il 37% delle specie del Mediterraneo di notevole interesse scientifico, 160 delle quali protette dalle direttive comunitarie. Consapevoli di tale prospettiva, il Presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena Giuseppe Bonanno e il presidente dell'Office de l'Environnement de la Corse Pierre Ghionga intendono reagire rapidamente alla notizia di un evento il cui impatto resta da stabilire. In questo senso, il presidente dell'Office de l'Environnement de la Corse ha presentato una denuncia al pubblico ministero presso il Tribunale di Marsiglia contro l'operazione di rilascio in mare di sostanze inquinanti nello stretto di Bonifacio, da parte della nave battente bandiera maltese "Trefin Adam".
Tommaso Tautonico
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