13/04/2017 - 17:45

Il bosco di Asiago ottiene la certificazione FSC

Situato in provincia di Vicenza, al confine con il Trentino Alto Adige, il bosco di Asiago ottiene la certificazione FSC – Forest Stewardship Council, che dal 1993 riconosce i prodottiche impiegano legno proveniente da foreste e piantagioni gestite in maniera corretta e responsabile.
certificazione FSC
La certificazione FSC si inserisce idealmente in un solco tracciato dai “due grandi saggi dell’Altopiano”, uno nativo di Asiago, Mario Rigoni Stern, e l’altro, Ermanno Olmi, per il quale Asiago è tutt’ora il buen retiro, entrambi sostenitori di un rapporto più intimo, confidenziale ed armonico con la Terra, i suoi ritmi e i suoi fragili equilibri, che possa instaurarsi attraverso scelte sostenibili. Il bosco di Asiago è il secondo bosco veneto certificato FSC, e la certificazione di Gestione Forestale Responsabile giunge a soli due mesi di distanza da quella rilasciata ai 320 ettari di boschi dell’Associazione Forestale di Pianura, che interessa le pinete di Eraclea Mare e Porto Santa Margherita e il più grande bosco planiziale del Veneto – 120 ettari dei boschi Prasaccon e Bandiziol di San Stino di Livenza.

La proprietà del Comune di Asiago, ora certificata, occupa la porzione centrale e nord-orientale dell’Altopiano, con un’estensione di circa 6 mila ettari. Grazie alla tradizionale gestione locale - prima sotto la Reggenza dei Sette Comuni e della Serenissima Repubblica di Venezia, e poi dello Stato Italiano –, ad un’attenta pianificazione e all’applicazione di criteri di sostenibilità risulta oggi una delle estensioni forestali più importanti del Veneto. La foresta originaria, come per la maggioranza dei boschi italiani, non trova riscontro nel territorio odierno: uno degli aspetti che ha condizionato maggiormente l’area è stata la prima guerra mondiale, a causa della quale circa il 60% del patrimonio forestale è stato distrutto. Tuttavia, alla fine del conflitto (1921) è iniziata una massiccia opera di ripopolamento, che ha portato nel tempo i boschi all’attuale struttura e composizione: le strutture forestali oggi variano dal bosco misto di faggio e di abete rosso e bianco, a quello puro diabete rosso, con tutto il corredo tipico delle piante del sottobosco. Alle quote più alte predomina invece il lariceto e il mugheto.

La gestione responsabile di questa risorsa preserva da secoli un immenso contenitore di biodiversità, che fornisce legname da lavoro e per uso domestico, cibo e riparo per la vasta gamma di specie animali che la popolano durante tutte le stagioni dell’anno: i ‘Cives’, la popolazione che vive nell’area del Comune di Asiago e che ha il diritto ad usare gli scarti delle utilizzazioni come legna da ardere, sono stati fondamentali in questo, ed hanno mantenuto vivo l’interesse verso le risorse presenti sul territorio fino ai giorni nostri.

La certificazione di Gestione Forestale FSC, che garantisce la gestione responsabile delle aree boschive secondo alti standard ambientali, sociali ed economici, è stata ottenuta a marzo di quest’anno come parte integrante del piano di gestione di forestale chiamato ‘Piano di Riassetto’, con validità 2011 - 2021 (che ha tra gli obiettivi l’integrazione gestionale tra le aree a vocazione produttiva e le aree di conservazione, il coinvolgimento delle popolazioni locali, il mantenimento degli stock di carbonio, la produzione di legname di alta qualità e e la valorizzazione di prodotti forestali non legnosi), e in continuità con la tradizione di uso attivo e responsabile della risorsa boschiva: FSC si propone infatti come punto di riferimento nella legalità e sostenibilità della filiera legno - carta, in accordo con i più attuali e rigorosi standard di gestione responsabile della risorsa forestale. Sono state quindi individuate le aree ad Alto Valore di Conservazione, identificate attraverso l’usuale consultazione con esperti locali e questionari proposti alla popolazione, che ha avuto così il modo di esprimere il proprio parere durante tutte le fasi del processo di certificazione. Le altre zone sono invece destinate a scopi produttivi: il principale prodotto è il legno di alta qualità di abete rosso, abete bianco e larice, usato prevalentemente come legname da opera; come prodotto secondario o di scarto si ricava invece legna da ardere di faggio.

“Un primo passo per il Veneto, - ha concluso Diego Florian, Direttore di FSC Italia -un enorme contributo alla cultura di gestione responsabile delle foreste nel nostro Paese: grazie alla certificazione secondo gli standard FSC dei boschi del Comune di Asiago, da oggi un territorio già ricco di storia potrà contribuire attivamente alla salvaguardia del proprio patrimonio boschivo, attraverso una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. Attiva, perché condotta secondo un piano di ampio respiro; responsabile, perché punta a valorizzare la risorsa forestale oggi, con uno sguardo alle generazioni future: la certificazione di gestione forestale responsabile dei boschi del Comune di Asiago corona un rapporto tra uomo e bosco che esiste da secoli: un legame che traspare dalle pagine di molti racconti di Mario Rigoni Stern ed è tutt'oggi visibile”.

"La certificazione FSC è il risultato di un percorso condiviso, che interessa tutti gli asiaghesi; questo progetto parte da un concetto storico che ha un unico filo conduttore, ovvero che la comunità è custode del proprio patrimonio. Da qui la valorizzazione del bosco come risorsa primaria e come elemento della comunità - ha dichiarato il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern - Un risultato straordinario che ci rende orgogliosi, e che ben si lega alla tutela delle nostre eccellenze. Auspico che questo sia il primo passo per estendere a tutto il territorio questo tipo di certificazione di gestione forestale sostenibile".

“Un riconoscimento non solo per Asiago, ma per l'intero territorio provinciale: il marchio FSC è infatti garanzia di gestione sostenibile e di rispetto dell'ambiente, con ricadute che si possono e si potranno misurare in termini ambientali, sociali e, non da ultimo, economici - ha aggiunto il Consigliere Provinciale con delega all’Ambiente, Matteo Macilotti - Per questo l'augurio è che Asiago sia solo il primo di tanti altri Comuni vicentini che vorranno certificare il proprio patrimonio forestale: la Provincia è disponibile sin d'ora a fare da coordinatrice di una rete virtuosa, nella consapevolezza che il marchio tecnico sottindenda una cultura sempre più attenta e sensibile ai valori ambientali”.
Tommaso Tautonico
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