23/01/2025 - 12:27

I cittadini europei si mobilizzano su riutilizzo e trasformazione degli edifici

HouseEurope! intende creare incentivi grazie ai quali la ristrutturazione e la trasformazione degli edifici esistenti possano diventare la nuova norma e un percorso comune da seguire. In questo modo sarà stimolato il mercato delle ristrutturazioni conferendo un nuovo valore agli edifici esistenti. L'obiettivo è preservare le abitazioni e le comunità, garantire un'industria edilizia più equa e locale, risparmiare energia e risorse e conservare i nostri ricordi e le nostre storie.

 

edilizia sostenibile

La Commissione europea ha registrato oggi un'iniziativa dei cittadini europei dal titolo "HouseEurope! Priorità alle ristrutturazioni". Lo scopo dell'iniziativa è creare incentivi per la ristrutturazione e la trasformazione degli edifici esistenti. Gli organizzatori invitano la Commissione a proporre una legislazione che incentivi il riutilizzo degli edifici esistenti attraverso i) "sgravi fiscali per i lavori di ristrutturazione e i materiali riutilizzati", ii) "norme eque per valutare sia le potenzialità che i rischi degli edifici esistenti" e iii) "nuovi valori per la CO2 incorporata nelle strutture esistenti".

Poiché l'iniziativa soddisfa le condizioni formali stabilite nella normativa applicabile, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile ma, in questa fase, non ha analizzato le proposte nel merito. La decisione di registrare un'iniziativa si fonda sull'analisi giuridica della sua ammissibilità ai sensi del regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei, senza pregiudicare le conclusioni giuridiche e politiche della Commissione sull'iniziativa né le azioni da intraprendere qualora l'iniziativa ottenga il sostegno necessario di almeno un milione di cittadini dell'UE. Il contenuto dell'iniziativa esprime unicamente il punto di vista del gruppo di organizzatori e non può in alcun modo considerarsi rappresentativo del parere della Commissione.

Prossime tappe
A partire da oggi, data di registrazione dell'iniziativa, gli organizzatori hanno sei mesi di tempo per avviare la raccolta delle firme. Se l'iniziativa otterrà entro un anno almeno un milione di dichiarazioni di sostegno, raggiungendo il numero minimo di firmatari previsto in almeno sette diversi Stati membri, la Commissione sarà tenuta a reagire, decidendo se intervenire o no in risposta alle richieste degli organizzatori e motivando la decisione.

Contesto
Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per dare modo ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l'iniziativa dei cittadini europei è stata varata nell'aprile 2012. Una volta registrata ufficialmente, consente a un milione di cittadini provenienti da almeno sette Stati membri di chiedere alla Commissione europea di proporre atti giuridici nei settori di sua competenza. Per essere ammissibile, l'azione proposta 1) non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto giuridico, 2) non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria, 3) né manifestamente contraria ai valori dell'Unione. Da quando è stata istituita l'iniziativa dei cittadini europei, la Commissione ha registrato 119 iniziative.

Tommaso Tautonico
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