01/01/2013 - 01:00

Greenpeace: foto shock dalla Somalia su navi tossiche

Una serie di foto scattate più di 10 anni fa sono state pubblicate per la prima volta da GreenPeace assieme ad un inchiesta su dei presunti container (un centinaio circa) dal contenuto dubbio che probabilmente sono stati interrati nel porto somalo di Eel Ma'aan, costruito da imprenditori italiani.
L'inchiesta presentata dall'organizzazione riguarda il traffico di rifiuti pericolosi verso la Somalia, ne traccia l'evoluzione nel corso degli ultimi anni e descrive come il traffico si è trasformato da un attività quasi individuale ad una vera e propria rete, con tanto di nomi e ruoli di persone coinvolte; molto spesso però riescono ad eludere controlli e sorveglianza riuscendo così a sfuggire alle autorità. L'Agenzia europea dell'Ambiente nel suo rapporto 2009 ha infatti sottolineato come il traffico illecito di rifiuti pericolosi è un problema tuttora attuale. La richiesta avanzata da Greenpeace è che l'ONU verifichi se nel porto di Eel Ma'aan ci sono o meno rifiuti tossici e soprattutto che l'Ue aumenti le misure di sicurezza per la prevenzione della produzione e il traffico degli stessi.

L'inchiesta pubblicata inoltre solleva dei leciti dubbi su come il sia stato ritrovato il relitto "Cunski" al largo di Cetraro (il vecchio mercantile lungo 110 metri, individuato a circa 20 miglia nautiche dalla costa Calabrese e contenente 120 fusti di materiale tossico); infatti secondo l'organizzazione ambientalista il governo britannico ho proposto, per effettuare le ricerche sottomarine, un prezzo decisamente inferiore rispetto a Mare Oceano che alla fine ha effettuato le operazioni di ricerca e recupero. Di certo si sa che la famiglia Attanasio, proprietaria di Mare Oceano, è coinvolta nel caso "Mills-Berlusconi" e che nel momento in cui Greenpeace ha avanzato i suoi dubbi e le sue perplessità sul caso non ha avuto risposta. L'invito dell'organizzazione è quello di visitare il proprio sito per approfondire tutti i dettagli dell'inchiesta, scaricandola per intero e cercare di diffonderla al fine di informare la comunità su quello che succede.
Tommaso Tautonico
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