01/01/2013 - 01:00

Google per la ricerca sul fotovoltaico

"Vediamo la possibilità di fare la differenza nel campo dell'energia rinnovabile e crediamo di poter aiutare il mondo a ridurre l'impatto ambientale e a creare un'economia più efficiente", così afferma Bill Weihl di Google Inc.
Google è meglio conosciuta per il suo motore di ricerca, certamente, ma sembra intenzionata a percorrere anche la strada della tecnologia "green", giocando un ruolo da protagonista. Nel 2007 ha dichiarato di voler investire in energia rinnovabile e di voler fare ricerca sul campo. Oggi i suoi ingegneri sono pronti a concretizzare le proprie scoperte in una nuova tecnologia solare.
Come sappiamo l'energia offerta dal sole è pulita e rinnovabile ma il costo dei pannelli impedisce un'espansione intensiva di questa tecnologia. Google vuole abbattere questo paletto e ha anticipato i suoi progetti riguardo un pannello solare che costa circa il 25% in meno del prezzo medio di mercato. "In genere ogni watt solare costa tra i 2,50 e i 4 dollari, ha dichiarato Weihl. Quindi, un impianto di 250 megawatt costerà tra i 600 milioni e un miliardo di dollari. Un sacco di soldi, equivalente circa a 12-18 centesimi al kilowattora. Noi invece utilizziamo la tecnologia a concentrazione, con specchi per convogliare l'energia solare verso una sostanza che, riscaldata, produce vapore e muove le turbine. Abbiamo utilizzato materiali inusuali per le superfici riflettenti così come per il substrato su cui gli specchi sono montati e abbiamo ottenuto un notevole risparmio economico".
Weihl ha anche aggiunto che Google sta cercando di ridurre i costi della produzione degli eliostati che devono tracciare il movimento del sole e sta svolgendo dei test per scoprire gli effetti di decenni di usura sui suoi nuovi specchi mentre sono installati nel deserto. "Non abbiamo ancora terminato il lavoro ma siamo fiduciosi di ottenere specchi più economici di quelli presenti oggi sul mercato". Oltre a ciò, il colosso di Mountain View sta anche sviluppando una tecnologia di turbine a gas in grado di sfruttare l'energia solare piuttosto che i gas naturali.
Weihl è entusiasta: "In due o tre anni potremmo avere sistema pilota di dimensioni significative, che generi potenza ad un costo di 5 centesimi di dollaro al kilowattora". Google è entrata nel mondo dell'energia rinnovabile con un bel po di sana ambizione. All'inizio ha investito in diverse società "green", ma poi ha deciso di sviluppare una propria tecnologia pulita. Questo perché, secondo il suo punto di vista, la maggior parte delle società non ha idee concrete e innovative volte a risolvere la dipendenza dai combustibili fossili. Perciò ha deciso di occuparsene in prima persona e ha iniziato dalla propria casa.
Difatti i server di Google, in continuo aumento, che assicurano oltre 300 milioni di ricerche web senza intoppi, divorano un enorme quantità di energia elettrica. Google ha cercato il modo di ridurre tali livelli e oggi i suoi centri dati consumano meno della metà di prima. Nella sede di Mountain View, California, ha invece installato pannelli solari per 1,6 MW di energia solare, raggiungendo il pareggio tra consumi e produzione energetica. Senza parlare poi della sua nuova consociata Google Energy. Diciamo che ha iniziato con il piede giusto e ora attendiamo di vedere se sarà in grado di giocare il ruolo da protagonista a cui tanto aspira.
Tommaso Tautonico
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