Google a disposizione dell'ambiente

Monitorare l'ambiente mettendo a disposizione di ricercatori e studiosi un database di immagini satellitari e strumenti di analisi senza precedenti, ecco lo scopo di Google Earth Engine. Il colosso di Mountain View si impegna a fornire per due anni l'infrastruttura cloud per l'elaborazione di un database ricchissimo; a breve il nuovo servizio di Google includerà il repertorio fotografico di Landsat (il progetto NASA lanciato per aggiornare l'archivio globale di immagini satellitari, fornendo immagini recenti e prive di copertura nuvolosa) degli ultimi 25 anni.

In questo modo gli studiosi potranno osservare i risultati dei cambiamenti climatici, capire come si è modificato l'ambiente negli ultimi decenni e costruire sulla base di tali dati strategie concrete per il futuro. Il nuovo servizio è stato presentato in occasione della conferenza sul clima in corso a Cancun e per dimostrare le sue potenzialità, Google mostra lo stato della vegetazione e dei corsi d'acqua del Messico. Una operazione dimostrativa portata avanti con il Conafor (Comision Nacional Forestal), 15 mila ore di calcolo completate in meno di un giorno con Google Earth Engine utilizzando mille computer.

Il progetto prevede una partecipazione aperta da parte di tutti i ricercatori che usufruiranno del servizio, contribuendo ad aumentare i dati raccolti, mettendoli a disposizione degli altri ricercatori. Una sorta di rete globale di collaborazione per creare una piattaforma accessibile a tutti, supportata tecnicamente da Google che mette a disposizione 10 milioni di ore all'anno di uso delle CPU per i prossimi due anni. L'indirizzo dell'applicazione è http://earthengine.googlelabs.com/#intro.