01/01/2013 - 01:00

Fukushima. Un anno dopo

Non è stato semplicemente un disastro naturale a causare il tragico incidente alla centrale di Fukushima Daiichi, ma piuttosto il fallimento del governo, delle agenzie di controllo e dell'industria nucleare giapponese.
Questa la conclusione principale del rapporto "Fukushima, un anno dopo" presentato oggi da Greenpeace International a quasi un anno dal disastro. Si è trattato di un disastro causato dall'uomo che potrebbe ripetersi in ciascuno degli impianti nucleari del pianeta, mettendo a rischio milioni di persone.

Il disastro nucleare di Fukushima ci ha mostrato che i reattori nucleari sono intrinsecamente pericolosi. Nessuno dei 435 reattori nucleari che esistono al mondo è immune da errori umani, calamità naturali o qualsiasi dei tanti altri gravi casi che potrebbero causare un incidente. Milioni di persone che vivono vicino a reattori nucleari sono a rischio.

Un anno dopo l'incidente di Fukushima in Giappone, centinaia di migliaia di persone continuano a subire le conseguenze della catastrofe. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle decine di migliaia di persone che sono morte a causa dello tsunami e per gli oltre 150 mila che hanno dovuto abbandonare le loro case per sfuggire alla contaminazione radioattiva.
Marilisa Romagno
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