03/07/2013 - 17:56

Fotovoltaico, la scelta di Apple per il nuovo quartier generale

Il nuovo impianto fotovoltaico sorgerà in Nevada ed alimenterà i data center dell’azienda di Cupertino. Apple si veste di verde.
Ridurre le spese della bolletta è un obiettivo perseguibile in vari modi. Il più pratico consiste nell’accendere il pc e collegarsi su uno dei tanti portali che consentono di porre le tariffe sui consumi di energia a confronto  così da individuare l’operatore più vantaggioso. Poi ci sono le infinite possibilità offerte dal settore rinnovabile, sempre più innovativo ed efficace, oltre che affascinante e piuttosto fashion. Non a caso, anche uno dei brand più influenti del mondo come Apple ha impostato in un’ottica ‘verde’ il proprio quartier generale che aprirà i battenti in Nevada.
 
Apple ha avviato un progetto per la costruzione di un complesso di pannelli solari che produrrà circa 43 milioni di kilowatt l’anno. L'idea dei tecnici di Cupertino sarebbe quella di sfruttare fonti pulite e rinnovabili per il consumo di energia per alimentare centri di calcolo e data center aziendali. Frutto di una collaborazione con la NV Energy, una multi utilities locale, la struttura sorgerà in Nevada, e stando ai progetti preliminari sarà costituita da una sterminata distesa di pannelli solari che si estenderanno per circa 430 mila metri quadrati in un’area a nord dello stato. La quantità di energia elettrica prodotta consentirà il funzionamento di un data center del valore di un miliardo di dollari che sorgerà a Sparks (città di 60 mila abitanti situata nello stesso stato statunitense).
 
L’impianto fa parte di una più ampia strategia che il colosso internazionale pianifica ormai da tempo con l’obiettivo di utilizzare esclusivamente energia rinnovabile per far funzionare i server farm aziendali. Del resto Apple non è nuova a simile esperimenti, basti pensare al centro dati di Maiden, che lo stesso sito web ufficiale definisce un “perfetto esempio di approccio eco-responsabile per ottenere il massimo dell’efficienza energetica”. La struttura si estende su una superficie di oltre 40 ettari e genera ogni anno qualcosa come 42 milioni di kWh di energia pulita “rinnovabile e a basse emissioni di gas serra”.
 
Non solo la Mela ma anche altri big dell’Information Technology (Facebook e Google su tutti) stanno iniziando ad elaborare progetti d’investimento nel terreno delle energie rinnovabili, e la cosa, oltre a rappresentare un’ovvia strategia di marketing, potrebbe contribuire ad innescare un circolo virtuoso di cui l’intero ecosistema avrebbe decisamente bisogno (si calcola che la rete Internet produca circa il 2% dell’inquinamento da gas serra, in pratica la stessa quantità generata dal traffico aereo).      
 
Qualora la costruzione dell’impianto in Nevada dovesse dare i frutti sperati, il prossimo passo per l’azienda californiana potrebbe essere quello di immettere sul mercato prodotti che si alimentino esclusivamente ad energia solare, anche se al momento – eccezion fatta per il deposito, avvenuto nel 2011, di un brevetto per la produzione di device con caratteristiche analoghe – non esistono prove tangibili in tal senso. 
 
Si spera in un futuro in cui tutti i grandi colossi della telefonia (e dell'industria in generale) possano produrre nel rispetto massimo dell'ambiente producendo ad impatto zero. 
SuperMoney
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