07/08/2013 - 16:05

Fotovoltaico, in Europa ripresa già dal prossimo anno

Secondo una ricerca firmata da Solarbuzz nel 2014 si vedranno i primi segnali di ripresa del mercato fotovoltaico europeo. Ecco i dati.
Non passerà molto tempo prima che sarà obbligatorio alimentare tutti gli immobili, pubblici e privati, usando le risorse rinnovabili, perché ormai è da secoli che stiamo maltrattando il pianeta in cui viviamo. Per il momento, però, se non crediamo fino in fondo a questo investimento, possiamo evitare di maltrattare almeno il nostro portafoglio, mettendo le tariffe di energia a confrontoin modo da trovare la compagnia che fornisca il miglior servizio ad un prezzo vantaggioso.

Nel mercato europeo dei fornitori di energia rinnovabile ci sono dati confortanti per chi produce con il fotovoltaico. Se il 2013 è stato un anno nero per le energie pulite, con il 33% in meno di impianti installati in tutto il continente (pari a 11,2 GW, ndr), come emerge dallo studio di  Solarbuzz, l’anno che verrà darà nuova linfa al settore con un rialzo previsto di 3GW entro il terzo trimestre.

Questo è il dato confortante emerso dallo studio condotto da Solarbuzz, società di analisi del mercato fotovoltaico. La seconda metà del 2014 infatti vedrà una ripresa degli incentivi statali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, mentre in questi ultimi anni gli Stati europei si erano dimostrati poco inclini a sostenerle, lasciando il campo a operatori privati, sia per l'installazione che per la gestione (dal gestore Enel con la sua controllata Green Power a Sorgenia).

Un’altra motivazione della contrazione del mercato è da riscontrare nell’abbandono del meccanismo di incentivazione feed-in-tariff. I produttori domestici infatti hanno utilizzato sempre di più l’energia per sé stessi invece che valutare la possibilità di venderla a terzi. Di contro ci sono le aziende che invece producono solo per la vendita.“Il modello centralizzato conta sulla crescente domanda di energia elettrica, così come l’espansione degli impianti produttivi e delle reti di distribuzione. Il modello fotovoltaico “distribuito” si propone invece di evitare l’acquisto di energia elettrica, il che è in contrasto con gli elementi di base del business plan centralizzato”, ha spiegato Tim Murphy, analista di Solarbuzz.

Per permettere un effettivo miglioramento del mercato secondo Murphy tutto dipenderà  da come i diversi paesi europei risolveranno il problema delle reti elettriche e dal conflitto commerciale instauratasi tra Ue e Cina che crea incertezza negli addetti del settore.
SuperMoney
autore