Fotovoltaico: arrivano le tegole per i centri storici

Ottenere l'autorizzazione all'installazione di pannelli fotovoltaici nei centri storici è impresa ardua. Spesso i vincoli paesaggistici bloccano, con giusta ragione, la diffusione indiscriminata di pannelli solari sui tetti. Per aggirare la problematica, Giovanni Quagliato, artista vicentino specializzato nell'uso di resine epossidiche, ha pensato di "annegare" le celle solari in un materiale che somiglia a quello che normalmente viene utilizzato per coprire i tetti. Da questa idea è nato Invisible Solar, il coppo fotovoltaico dall'aspetto naturale ma trasparente alla luce.

 

Intervistato da corriere.it Giovanni Quagliato commenta così il successo del suo prodotto: "Da quando abbiamo cominciato la produzione, qualche mese fa, non riusciamo a star dietro agli ordini, non solo dall’Italia ma anche dalla Francia, dalla Spagna e dagli Stati Uniti. Il principio è lo stesso, nelle lampade la luce viene da dentro e deve uscire fuori, mentre nei coppi fotovoltaici sono i raggi del sole che arrivano da fuori e devono penetrare nel materiale trasparente per colpire le celle fotovoltaiche".

 

Gli innovativi moduli fotovoltaici sono formati da un composto polimerico atossico e riciclabile, lavorato per incentivare l'assorbimento dei fotoni. Al suo interno si trovano delle normali celle di silicio monocristallino. Le celle sono rivestite dal composto a bassa densità che risulta opaco alla vista e trasparente per i raggi solari. Attualmente Invisible Solar, premiato dal concorso Energie Rinnovabili e Paesaggio dell’associazione Marevivo, sta raccogliendo fondi sulla piattaforma di crowdfunding IndieGoGo. L'obiettivo è quello di rendere questa tecnologia applicabile su larga scala per abbassarne i costi e aumentarne la produzione che attualmente è rimasta di nicchia, essendo un prodotto altamente artigianale e pensato solo per i centri storici.