Fonti rinnovabili: italiani sempre più fan del solare

Risparmiare sull’energia non è un’impresa impossibile ed è accessibile a chiunque. Internet ha amplificato notevolmente le risorse tra le mani dei consumatori, permettendo loro di porre le tariffe di Eni a confronto con quelle di Enel o Edison e scovare in pochi colpi di mouse le offerte migliori. Intanto il settore rinnovabile avanza ad ampie falcate, sviluppa innovazione e acquista consensi anche fra la gente comune.

 

Secondo il decimo rapporto ‘Gli italiani e il solare’, sono sempre più numerosi i fan del fotovoltaico. I dati contenuti nel report sono inequivocabili: la quasi totalità degli abitanti del Belpaese (83%) ritiene infatti che, tra le fonti rinnovabili, l’energia solare sia la risorsa del futuro.

 

Le rinnovabili vincono sulle fonti energetiche tradizionali, che si devono accontentare di percentuali inferiori al 10%. Significativo il dato relativo al nucleare, sul quale il 19% del campione intervistato si dice fiducioso. Ai primi posti, dopo il solare, c’è invece l’eolico (passato dal 54% dell’anno scorso all’attuale 61%) e l’energia idroelettrica, che sfrutta la forza dell’acqua e che supera di poco la geotermia (38% contro 33%).

 

Le energie verdi piacciono perché, secondo la maggior parte degli intervistati, sono “compatibili con l’ambiente”. Questa caratteristica ha convinto il 78% delle persone a considerare l’ipotesi d’installare pannelli fotovoltaici sul tetto di casa (il 93% lo proporrebbe come investimento di condominio).

 

Malgrado ciò permangono dei pregiudizi che ostacolano la diffusione del solare. Il 42% ritiene, infatti, che l’installazione dei pannelli sia “economicamente dispendioso”, mentre più della metà (55%) la trova un’impresa “tecnicamente complessa”. Il 79% si lascia, invece, frenare dai vincoli burocratici.

 

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della fondazione Univerde, ha così commentato: “È evidente che, nonostante gli attacchi continui alle rinnovabili, accusate di essere troppo costose, i cittadini continuano a ritenere che le fonti di energia pulite sono meritevoli di un sostegno pubblico. Errori e speculazioni ci sono stati, quindi è giusto evitare megastrutture, ma sarebbe assurdo bloccare un settore che dà occupazione aiutando l'ambiente”.