01/01/2013 - 01:00

Fish scale: un menu per riscoprire il pesce dimenticato

Ogni martedì presso il Ristorante Antica Biblioteca Valle di Roma si potranno degustare menu sostenibili, preparati nel rispetto degli ecosistemi marini, a base di pesci poco noti ma non per questo meno gustosi o dalle proprietà nutritive scarsa. Un evento gastronomico ecosostenibile per riscoprire le specie ittiche dimenticate che ci offrono i nostri mari.
 
I nostri mari ospitano circa 700 specie commestibili. Di queste, però, solo una trentina arriva sui banchi delle pescherie e, di conseguenza, sulle tavole delle case.
Le conseguenze di quest'abitudine sono drammatiche: il 35% delle risorse ittiche è attualmente sovra pescato e circa 27 milioni di tonnellate di pesce pescato (si tratta di pesce preso accidentalmente) viene rigettato in mare ormai morto, semplicemente perché sconosciuto al mercato e quindi privo di valore commerciale.
 
Il progetto Fish Scale, realizzato dall'Acquario di Genova, Legambiente, Lega Pesca, ACGI Agrital, Softeco Sismat e Coop Liguria, con il supporto della Commissione europea attraverso lo Strumento finanziario Life + ed il sostegno della Regione Liguria, ha come obiettivo proprio la promozione attraverso diverse iniziative (tra cui i menu sostenibili del Ristorante Antica Biblioteca Valle di Roma) delle specie ittiche minori.
"Attraverso il progetto Fish Scale - ha dichiarato Sebastiano Venneri, Vice Presidente e Responsabile Mare di Legambiente - vogliamo favorire l'aumento delle quantità disponibili per la piccola e grande distribuzione e la ristorazione di queste specie ittiche dimenticate, contribuendo così a ridurre gli scarti di pesca, diminuire lo sfruttamento delle specie oggi più consumate e tutelare la biodiversità marina".
 
Ettore Ianì, Presidente di Lega Pesca ha sottolineato "E' fondamentale sensibilizzare non solo i produttori ma anche e soprattutto i consumatori e la piccola e grande distribuzione al consumo delle specie meno conosciute, che abbondano nei nostri mari e che non hanno nulla da invidiare al pesce cosiddetto pregiato in termini di sapore, gusto e proprietà nutrizionali. Specie fortemente legate ai territori, la cui valorizzazione può dare un contributo alle economie costiere, soprattutto se si riuscirà a fare rete con il turismo, l'enogastronomia, la ristorazione e gli altri attori dello sviluppo locale"
 
Infine Ivo Bitetti, direttore dell'Antica Biblioteca Valle ha detto "Queste specie, un tempo molto usate lungo le coste italiane, sono ormai poco note soprattutto a causa dell'omologazione dei gusti. Il mercato predilige, infatti, pesci dal sapore poco marcato, facilissimi da pulire e da preparare, ma attraverso ricette della tradizione, anche rivisitate, è possibile scoprire sapori unici con poca spesa".
Lisa Zillio
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