Finanziamenti alle imprese, erogati 27 mld green negli ultimi 6 anni

Se ai normali consumatori basta fare un giro online per confrontare i prestiti migliori sul mercato e trovare la migliore opzione per il credito al consumo, per le imprese le cose si complicano un po’, soprattutto se i finanziamenti richiesti dovrebbero essere investiti in progetti innovativi. Tra questi rientrano quelli legati alla green economy, anche se negli ultimi anni il panorama italiano sembra essere migliorato in questo senso.

 

È quanto rivelato durante l’ultima edizione del Forum ABI intitolato “Green economy 2014 – Sostenibilità ambientale, risparmio energetico e finanza green”, curato insieme ad ABI Lab Energia e Ambiente e ABI Energia, tenutosi a Roma nei giorni scorsi. Le aziende che hanno puntato su modelli di business verdi hanno infatti beneficiato complessivamente di 27 miliardi di euro fra il 2007 e il 2013.

 

La maggiore sensibilità delle banche rispetto a queste nuove declinazioni industriali (o il loro fiuto per le tendenze dei prossimi anni, se volessimo essere maliziosi) ha sicuramente concorso a una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili: se nel 2008 solo il 16% della domanda nazionale di energia era soddisfatto dalle rinnovabili, tale percentuale è salita al 30% nel 2013.

 

“Banche e green economy” – questo il nome del rapporto presentato durante il convegno – ha anche dedicato spazio alle difficoltà che devono ancora essere superate per lanciare definitivamente il mondo della green economy nel nostro Paese. Principale indiziata fra gli ostacoli per una corretta crescita del settore è l’ambiguità delle normative che regolano questo ambiente.

 

Non è un caso, secondo gli analisti, che nell’ultimo anno siano diminuiti gli impianti fotovoltaici o, in generale, ecosostenibili realizzati: sono stati infatti decurtati i fondi per gli incentivi e complicate le regole per finanziare agevolmente i progetti green.

 

ABI Lab si è fatta portavoce del confermato interesse delle banche nei confronti delle aziende “eco”. Gli istituti infatti non solo spingeranno per promuovere una maggiore concorrenza nelle offerte di credito, ma si impegneranno anche come protagonisti della nuova coscienza ambientale, avviando lavori di ristrutturazione e progetti di risparmio energetico nelle loro sedi.

 

Stando ai dati ABI, infatti, il 75% degli istituti italiani ha già definito degli obiettivi di miglioramento delle proprie prestazioni energetiche e dell’impatto ambientale. Dal 2008 al 2013 gli interventi realizzati in questa direzione sono stati 253, con un risparmio totale di 200 mila metri cubi di gas e di circa 9 milioni di kWh di energia elettrica.