01/01/2013 - 01:00

"Facciamo luce sul risparmio energetico"

Durante il convegno sono stati presentati i dati relativi all'esperienza di Mondolfo sul risparmio energetico con la pubblica illuminazione e nell'intervento di Adriano Maroni, l'amministratore delegato di Sorgenia Menowatt ha lanciato un appello alle pubbliche amministrazioni, per eliminare gli incentivi diretti alle aziende di settore che drogano il mercato.
Si è svolto ieri a Mondolfo il convegno "Facciamo luce sul risparmio energetico. Efficienza energetica e il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni. Finanziamento dei progetti", un incontro dedicato soprattutto agli enti locali e alle politiche in atto per promuovere il risparmio e l'efficienza energetica e le rinnovabili. Il convegno, organizzato da Sorgenia Menowatt (www.sorgeniamenowatt.it) e patrocinato da Legambiente Marche e moderato dal giornalista Michele Altomeni, ha visto come relatori Luigino Quarchioni (presidente Legambiente Marche), Tarcisio Porto (assessore all'Ambiente e all'Innovazione della Provincia di Pesaro-Urbino) e Adriano Maroni (amministratore delegato di Sorgenia Menowatt).

A quest'ultimo si è rivolto il sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, durante i saluti di apertura, ringraziando Sorgenia Menowatt per il lavoro effettuato per gli impianti di pubblica illuminazione del comune: i risultati dei test effettuati per le prime installazioni dei Dibawatt nel quartiere degli Ulivi, hanno dato esito positivo, con un risparmio energetico effettivo superiore al 60% a fronte di quello garantito da Sorgenia Menowatt del 40%. La soddisfazione espressa si riferiva anche al fatto che l'Amministrazione comunale non ha sostenuto nessun costo per l'installazione, grazie alle formule di finanziamento proposte da Sorgenia Menowatt.

Proprio in tema di finanziamenti, l'intervento 'controcorrente' di Adriano Maroni ha trovato l'approvazione di Quarchioni e dell'assessore Porto: "Non è possibile andare avanti così in questo settore, con incentivi alle aziende che poi non investono nella ricerca e nell'innovazione. I fondi a disposizione - afferma Maroni - drogano il mercato e portano poi al declino delle aziende che ne usufruiscono e che, a volte, operano nel mercato in maniera non etica e con poca lungimiranza. Il mio è un appello alle pubbliche amministrazioni, non regaliamo i soldi in maniera facile, altrimenti si continuerà a danneggiare il settore. Bisogna destinare questi fondi - conclude l'AD di Sorgenia Menowatt - per aiutare le imprese giuste e serie ad evolversi, per i migliorare i propri prodotti. Quelle imprese che hanno fatto ricerca e innovazione anche in autonomia, trovando soluzioni nuove. Utilizziamo meglio le attività delle E.S.CO.".
Marilisa Romagno
autore