17/07/2013 - 12:30

Eolico offshore, raddoppio della potenza installata in Europa

Grande sviluppo dell'eolico offshore in Europa, ma in futuro, per le incertezze normative, potrebbe esserci un brusco rallentamento degli investimenti.
Quando proviamo a mettere le tariffe di energia più vantaggiose a confronto, oltre a valutare criteri prettamente economici, possiamo prestare attenzione anche al tipo di fornitura messa a disposizione dall’operatore.
Molte compagnie di energia, infatti, stanno sempre più integrando la propria offerta con proposte che garantiscono energia derivante da fonti rinnovabili e stanno spingendo sempre più lo sviluppo di aree in cui incrementare questo tipo di produzione.
 
L'eolico offshore gode in Europa di ottima salute, ma non è tutto oro quel che luccica. Da un lato infatti ci sono i buoni dati forniti dall'EWEA, e dall'altro le prime difficoltà riscontrate nel Regno Unito nell'accesso ai finanziamenti per la realizzazione di nuovi impianti eolici offshore. Nel dettaglio, i dati EWEA rivelano come nel primo semestre del 2013 in Europa la potenza installata da eolico offshore sia aumentata di ben 1.045 MW la fornitura di energia grazie alla messa in esercizio di 277 nuove turbine. 
 
Il ritmo di crescita nel semestre è doppio rispetto ai 523,2 MW di potenza da eolico offshore installata nei primi sei mesi del 2012 (grazie a diversi operatori del settore, da Enel a E.On). Complessivamente ad oggi la potenza installata da eolico offshore supera in Europa la soglia dei 6 GW, ma ora ci si chiede se, partendo dalla Gran Bretagna, da qui ai prossimi mesi possa esserci un brusco rallentamento degli investimenti nel settore. 
 
In dieci Paesi Europei sono ben 58 le centrali eoliche offshore installate, ma per la seconda parte del 2013 le prospettive sono tutt'altro che rosee. Non a caso Justin Wilkes, che presso l'EWEA, European Wind Energy Association, ricopre la carica di policy director, ha fatto presente come il rallentamento degli investimenti nell'eolico offshore si manifesta anche dal calo degli ordinativi di turbine e di componenti per gli impianti. 
 
Così come non agevolano di certo gli investimenti nel settore le incertezze a livello normativo in Paesi chiave per l'eolico offshore come il Regno Unito e la Germania. Inoltre secondo il policy director dell'EWEA serve che per l'eolico offshore l'Unione Europea fissi degli obiettivi vincolanti da raggiungere entro il 2030. In questo modo il comparto potrebbe creare nuovi posti di lavoro e contribuire fortemente alla riduzione della dipendenza energetica dai combustibili fossili.
SuperMoney
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