23/04/2013 - 17:53

Energie rinnovabili, per il Politecnico di Milano è boom fotovoltaico

Il Politecnico di Milano fotografa la situazione delle energie rinnovabili in Italia. Boom per il fotovoltaico e ben il biogas, in discesa invece l'eolico.

L’interesse verso le fonti di energia rinnovabili è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, tant’è che anche i consumatori finali quando si tratta di confrontare le tariffe di energia più convenienti sul mercato tendono a prediligere operatori in grado di fornire anche un’alternativa green.
 
Da 2008 al 2012 in Italia la potenza installata da fotovoltaico è cresciuta anno su anno a tre cifre ed in particolare ad un ritmo di espansione superiore al 105%. Questo è quanto emerso, tra l'altro, dal Rapporto intitolato "Rinnovabili Elettriche Non Fotovoltaiche", realizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano e inteso a monitorare l'andamento della distribuzione di energia pulita nel nostro Paese.
 
Nonostante le incertezze sulle incentivazioni, attraverso le continue modifiche al quadro regolatorio, in Italia la potenza installata da impianti con le fonte rinnovabili è più che raddoppiata in questi quattro anni, passando da 23,6 GW a ben 49,2 GW, grazie anche alle proposte delle diverse compagnie del settore (da Enel all'operatore Sorgenia) per l'installazione del fotovoltaico per imprese e privati. Questo ha permesso di raggiungere con largo anticipo il target al 2020 di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Nel 2012, infatti, la produzione si è attestata a ben 93 TWh con una quota pari al 27% dei consumi interni totali di energia elettrica rispetto al target al 2020 fissato al 26%. 
 
Bene negli ultimi anni in Italia, stando al Rapporto della School of Management del Politecnico di Milano, anche la crescita degli impianti a biogas con una potenza complessiva cumulata che alla fine dello scorso anno ha superato la soglia di 1 GW. Di riflesso il giro d'affari del biogas in Italia è più che raddoppiato passando dai 900 milioni di euro dell'anno 2010 ai 2 miliardi di euro dello scorso anno. 
 
Se per il fotovoltaico nel nostro Paese splende il sole, in tutti i sensi, la School of Management del Politecnico di Milano per l'eolico in Italia prevede da qui al 2015, invece, un rallentamento della nuova potenza annualmente installata. Nel dettaglio, dopo gli oltre 1.200 MW di nuova capacità da eolico lo scorso anno per il triennio 2013-2015 le nuove installazioni non dovrebbero superare annualmente i 600 MW. L'Italia ad oggi nell'eolico è comunque il terzo mercato nel Vecchio Continente dove c'è circa la metà della potenza complessiva, pari a 282 GW, installata in tutto il mondo.
 
Cosa prevede il futuro? Oltre agli investimenti delle grandi compagnie energetiche, decisivo sarà l'apporto dei piccoli produttori e degli impianti di fotovoltaico domestici. Il sistema degli incentivi è sicuramente da rivedere e da convertire in un sistema di promozione più su larga scala.
 
Importanti, ovviamente, saranno anche le politiche industriali ed energetiche che si decideranno a livello internazionale con le rinnovabili che soffrono le pressioni delle grandi lobby dell'energia. Molte sono, infatti, le proteste mosse dai big delle grandi compagnie che si ritengono danneggiati dall'attuale sistema di incentivi.
SuperMoney
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