21/03/2013 - 18:50

Energia rinnovabile, New York punta su eolico e fotovoltaico

Uno studio stima che in futuro il 78% del fabbisogno energetico della Grande Mela arriverà da fonti rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico
Il tema del risparmio energetico non è relativo unicamente alla nostra nazione: così come gli italiani si adoperano nel mettere le tariffe di energia più economiche a confonto e nell’attuare comportamenti virtuosi volti a contenere gli sprechi, un simile atteggiamento può ritenersi condivisibile anche dall’altra parte del mondo.
 
La Grande Mela, ad esempio, è tra le città più all'avanguardia dal punto di vista dell’uso consapevole dell’energia. Nell’immaginario collettivo New York è rappresentata come una metropoli caotica e inquinata, ma, grazie alla rivoluzionaria scoperta dello Stanford Woods Institute for the Environment e di altri atenei americani, potrebbe presto cambiare faccia: infatti è stato dato grande impulso alla produzione di energia da fonti rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico, che, oltre ad aumentare l’efficienza energetica ed alleggerire le bollette, potrebbero contribuire a ridurre il numero di morti riconducibili alle emissioni da combustibili fossili.
 
Oggi nessuno di noi può fare a meno dell'elettricità, per cui è necessario cercare un modo per risparmiare il più possibile. I cittadini newyorchesi potrebbero averlo trovato: nel rapporto si afferma che in futuro il 78% del fabbisogno energetico potrebbe derivare rispettivamente dall’eolico (40%) e dal fotovoltaico (38%). Per raggiungere questo obiettivo, gli scienziati firmatari dello studio indicano alcuni prodotti e tecnologie già disponibili all’uso o che lo saranno nei prossimi anni a venire.
 
 
Gli studiosi di alcuni fra i più prestigiosi istituti e atenei americani (Stanford Woods Institute for the Environment, Precourt Institute for Energy, Cornell University e University of California-Davis) hanno dimostrato che, incrementando l’utilizzo di fonti di energia elettrica “verdi”, New York potrebbe ridurre le emissioni inquinanti e, di conseguenza, il tasso di mortalità (si stima che i decessi legati a fattori d’inquinamento atmosferico diminuirebbero di circa 4 mila unità ogni anno).
 
Fra le fonti energetiche “alternative” ai combustibili fossili, il rapporto contempla anche la geotermia così come l’energia marina (prodotta cioè dal moto marino). Su quest’ultimo punto, i ricercatori precisano che è già in fase di test un progetto sperimentale di recupero dell’energia delle maree lungo l’East River.
 
Incrementando l’uso delle rinnovabili, lo Stato americano “risparmierebbe circa 33 miliardi di dollari, il 3% del suo Prodotto Interno Lordo, in costi sanitari ogni anno”. La rivoluzione “green” di New York potrebbe, inoltre, consentire agli USA di ridurre i costi per sopperire ai danni conseguenti ai cambiamenti climatici, stimati in un totale che si aggira intorno ai 3,2 miliardi di dollari all’anno.
 
Se volessimo calcolare quale sia effettivamente il consumo energetico della grande mela, non basterebbero certo pochi passaggi: per iniziare si dovrebbero calcolare i pesi che hanno i consumi dei singoli grattacieli su quelli complessivi della città.
 
Pare infatti che il Rockfeller Building, l’Empire State Building, il Chrysler e il Time Square (che sono solo alcuni tra i più importanti palazzoni a vetro di Midtown Manhattan di New York), effettuino un consumo energetico quasi superiore a quello della popolazione dell’intero Kenya.
 
Per questo molte università, enti di ricerca e istituti si sono messi in moto per cercare di direzionare la grande metropoli verso un consumo più responsabile e sulla scia di questi obiettivi sono nati progetti per la rivalutazione green della grande mela.
 
Uno di questi è proprio quello della Stanford Woods Institute for the Environment, che cerca il modo più congruo possibile per rivestire una città così importante come New York , di energia verde: se si riuscisse a trasformare, nel lungo termine ovviamente, la produzione energetica di un territorio così intenso e ricco di fonti di consumo energetico, in una piattaforma energetica green, allora le prospettive per un risanamento ambientale del territorio americano sarebbero molto più ottimistiche e prossime. 
SuperMoney
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