04/02/2014 - 17:11

Energia rinnovabile condivisa, le nuove reti infoenergetiche

Innovazione tecnologica sul web e le energie rinnovabili insieme per un progetto ambizioso: sarà possibile condividere l’energia sul web.
I consumi di energia domestica sono spese fisse per i consumatori che, nel bilanciare le uscite mensili, tentano di ridurre i consumi: nei mesi invernali, per esempio, un tentativo è quello di risparmiare sul costo del gas per il riscaldamento che, rispetto a quello dell’energia elettrica, è sempre più alto. Ed è proprio per riuscire a risparmiare al meglio che mettere le tariffe gas e riscaldamento a confronto è una buona idea, in modo da trovare un buon servizio che abbia anche una tariffa vantaggiosa. Ridurre i consumi a volte non basta e i consumatori si rendono conto che è possibile optare per soluzioni diverse che portino ugualmente al risparmio: una potrebbe essere quella di scegliere accuratamente l’operatore più conveniente, un’altra ancora quella di confrontare le tariffe di luce e gas per avere una bolletta dell’energia meno cara, o ancora, quella di optare per l’energia rinnovabile.
Se invece si vuole avere un risparmio più grande, si può decidere di fare un investimento che all’inizio potrebbe essere abbastanza oneroso, ma che nel lungo periodo si rivelerebbe decisamente vantaggioso. Innanzitutto perché ci si autoprodurrebbe l’energia, e poi perché quella in eccesso verrebbe venduta alle principali compagnie che la forniscono. Scegliere di consumare energia prodotta da fonti rinnovabili, per esempio, non sarebbe solo una scelta volta al risparmio economico, ma una scelta etica che permetterebbe ai consumatori di diventare veri e propri produttori di energia pulita: installando un impianto fotovoltaico, infatti, potremmo immettere nella rete anche l’energia non consumata, prodotta dal nostro impianto. A questo proposito potrebbe essere interessante dare un’occhiata alla circolare dell’Agenzia delle Entrateche riguarda i profili catastali e gli aspetti fiscali che riguardano gli impianti fotovoltaici.

Le rinnovabili quindi, permettono di trasformare i consumatori in produttori, rendendoli parte integrante di un cambiamento sia culturale che ambientale.

E se al principio produttivo delle rinnovabili si aggiungesse il principio di condivisione delle informazioni sul quale si basano gli attuali sistemi di comunicazione sul web?

Se finora siamo stati abituati a vedere le due cose in modo separato, adesso, con l’avvio di nuove sperimentazioni e nuovi progetti, è possibile unire i due campi (quello energetico e quello comunicativo) per la creazione di innovazione in campo energetico.

La sperimentazione in tal senso è partita dal Progetto Smart dell’azienda Innovatec, del gruppo Kinexia, che sta lavorando alla creazione di reti infoenergetiche, ovvero piattaforme internet che raccoglieranno comunità di consumatori-produttori che abbiano intenzione di ottimizzare l’energia.

Nel dettaglio i kWh potranno passare non solo sulla rete elettrica ma anche sulla rete internet: il principio sul quale si baserà questo passaggio sarà quello della condivisione delle esigenze degli utenti della comunità.

Come spiega uno dei tre amministratori delegati di Innovatec, Davide Scarantino, “In una prima fase effettuiamo interventi di efficienza energetica, andando a recuperare informazioni sui profili di consumo dei singoli clienti e le inviamo attraverso un datalog di nostra produzione sul cloud.”

Dopodiché potrà prendere vita la comunità infoenergetica, attraverso la quale si potranno confrontare i diversi profili di consumo e mettere insieme utenti con necessità complementari: l’unione tra esigenze diverse è il punto di forza di questo tipo di rete, grazie alla quale si potranno evitare grossi sprechi di energia.
Il meccanismo, in pratica, è quello di agevolare lo scambio di energia tra gli utenti della community: ovviamente questo può essere reso possibile solo con l’energia rinnovabile, che permette ai singoli utenti di diventare produttori e poter scambiare la propria produzione energetica (magari in eccesso o in disuso per un particolare periodo) con un altro utente, evitando gli sprechi.
La tecnologia ovviamente, ha un ruolo fondamentale in questo progetto perché è grazie ai software, agli hardware e alle piattaforme di cloud computing che è stato possibile iniziare e proseguire la sperimentazione e realizzare il progetto.

L’unico limite attuale è quello economico: sicuramente chi produce energia rinnovabile spende di più nel trasferire energia ad altre reti piuttosto che alla sua, ma si spera che le reti infoenergetiche possano essere sempre più usate e quindi i costi meno elevati.

Le prospettive sono buone anche per chi ha in mano grosse quantità di informazioni: “Il web da tempo crea community che condividono informazioni – commenta l’Amministratore Delegato di Sostenya (holding che controlla anche il gruppo Kinexia) Pietro Colucci - Nel futuro servirà anche a scambiare energia. Noi siamo già in grado di fornire in tempo reale i dati di produzione, consumo e scambi su tablet, pc e smartphone.”
SuperMoney
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