04/02/2025 - 16:46

Energia pulita: come il fotovoltaico può aiutare la biodiversità

Pubblicato oggi il report WWF “Un'energia che fa bene alla natura: i benefici del fotovoltaico per la biodiversità”. Lo studio analizza i benefici che questa energia, essenziale per la transizione energetica, può portare per piante, insetti e suolo. Senza dimenticare i vantaggi per le persone.

 

Energia pulita, fotovoltaico, biodiversità

Dalle piante agli insetti impollinatori, passando per il suolo e i piccoli vertebrati. Il fotovoltaico non è solo uno dei principali motori della transizione energetica, ma può anche portare numerosi benefici alla biodiversità. Lo riporta lo studio del WWF “Un'energia che fa bene alla natura: i benefici del fotovoltaico per la biodiversità”, pubblicato oggi. Il report,  curato da Valerio Renzoni, entomologo e coordinatore Clima ed Energia di WWF YOUng, la community dei giovani del WWF Italia, contiene diverse prove di come il fotovoltaico possa contribuire ad una produzione di energia compatibile con la salvaguardia della natura con vantaggi per tutti. Persone comprese. 

Per quanto riguarda gli organismi vegetali, per esempio, la struttura dei moduli fotovoltaici, andando a modificare parametri come temperatura, umidità, precipitazioni nelle aree sottostanti, può generare particolari microclimi che possono favorire anche piante autoctone adatte a queste condizioni. Il mosaico di microclimi così creato può favorire una maggiore biodiversità proprio per la differenziazione dei microhabitat, favorendo alcune specie nelle aree sottostanti le file di moduli e altre negli spazi interfilari. In questo contesto il fotovoltaico può anche essere utile per le aziende agricole. La comunità scientifica suggerisce che la combinazione di sistemi fotovoltaici con le pratiche agricole è in grado di aumentare la produttività dei terreni interessati del 60-70% e, allo stesso tempo, incrementa il valore economico del terreno fino al 30% rispetto all’agricoltura convenzionale. 

L’azione favorevole alla biodiversità del fotovoltaico si ripercuote positivamente anche sugli insetti impollinatori. La presenza degli impianti solari può infatti favorire la diversità di alcuni gruppi di impollinatori sia direttamente, attraverso la creazione di nuovi microhabitat dovuti alle variazioni abiotiche (ombreggiamento, temperatura, umidità, precipitazioni), sia indirettamente attraverso la diversificazione delle comunità vegetali del sito. Un contributo importante in un momento in cui, secondo l’IUCN, circa il 10% dei lepidotteri e degli apoidei è a rischio estinzione. La sopravvivenza degli impollinatori, vale la pena ricordarlo, è fondamentale anche per le attività economiche. Si stima che solo in Europa il valore economico del servizio di impollinazione operato dagli animali ammonti a circa 22 miliardi, di cui più del 10% (2,5 miliardi) in Italia. 

Tra i potenziali benefici per il suolo e la sua fauna derivanti dagli impianti fotovoltaici, c'è invece l’aumento del sequestro di carbonio attraverso la promozione diretta della biomassa vegetale e del contenuto di carbonio organico del suolo nelle aree intorno ai pannelli fotovoltaici. Anche in questo caso i vantaggi per il suolo coincidono con quelli per le persone: si stima che nell’Unione europea i costi dell’inazione sul degrado del suolo superino i 50 miliardi di euro all’anno. Per quanto riguarda i piccoli vertebrati, invece, un ruolo fondamentale, sia per gli anfibi che per i rettili, è dato, ad esempio, dalla progettazione e della gestione dell’impianto. La possibilità offerta dagli impianti solari di potervi integrare elementi come strutture per lo svernamento, per la riproduzione, per il basking (l’esposizione diretta al sole dei rettili), per la nutrizione o anche per nascondersi, favorisce questi due gruppi (es: bacini idrici, rocce, alberi, siepi, filari). 

Questi esempi ci dicono quanto le scelte umane siano fondamentali per cogliere appieno le opportunità offerte dal fotovoltaico per la conservazione della biodiversità e per la transizione energetica. Per far sì che il potenziale del fotovoltaico venga sfruttato appieno, infatti, serve non solo aumentare il suo impiego, ma anche attuarlo con un occhio di riguardo per la biodiversità. Un investimento in energia e natura che porta vantaggi a tutti. 

Marilisa Romagno
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