01/01/2013 - 01:00

Energia: presentata la relazione sulla Robin Hood Tax

L'Autorità per l'energia ha reso noto i risultati dei controlli svolti nel 2010 in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza su 525 imprese del settore energetico per verificare il rispetto del divieto di traslazione sui prezzi dell'addizionale Ires, la cosiddetta Robin Hood Tax.
 
Dalla Relazione annuale sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'anno 2010 sul divieto di traslazione della cosiddetta "Robin Hood Tax", che l'Autorità è tenuta a trasmettere al Parlamento entro il 31 dicembre (legge 133 del 2008) sono emersi 113 casi di variazioni dei margini di contribuzione per i quali scatteranno ulteriori verifiche e analisi da completarsi nel 2011.
L'Autorità ha poi concluso 22 istruttorie su aziende del settore energetico, accertando 9 casi di violazione del divieto di traslazione dell'imposta, per un totale complessivo di circa 2 milioni di euro.
 
Nella Relazione sono evidenziate anche alcune criticità che riguardano, in particolare, i poteri attribuiti all'Autorità e la possibilità di irrogare sanzioni amministrative a fronte di violazioni della Robin Hood Tax, su cui dovrà pronunciarsi il Consiglio di Stato.
"Se all'Autorità non fossero riconosciuti tali poteri e, quindi, in mancanza di qualsiasi deterrente, la norma che impone il divieto di traslazione potrebbe essere disattesa dagli operatori" ha dichiarato il Presidente Alessandro Ortis.
Fra i problemi segnalati, anche la mancata previsione di un incremento delle risorse umane impegnate nei controlli: "per continuare nell'attività di vigilanza, vi è l'esigenza primaria di incrementare le risorse umane da dedicare a questa attività, a cui si è sinora in parte sopperito con la fattiva collaborazione della Guardia di Finanza. In tal senso, l'Autorità ha negli ultimi anni, in più occasioni, rivolto segnalazioni al Parlamento e al Governo" ha aggiunto Ortis
 
Per accertare eventuali violazioni, l'Autorità non si è soffermata esclusivamente sul prezzo, ma ha tenuto in considerazione diversi elementi quali, ad esempio, un'analisi economica di natura contabile, fondata su registrazioni e documentazioni prodotte dalle imprese per obblighi di legge preesistenti e confluite nei bilanci pubblici di esercizio, utilizzando così uno strumento neutro e verificabile.
L'Autorità ha anche adottato una procedura di validazione dei dati ed ha attivato un canale 'diretto' di comunicazione con gli operatori, sia per dare opportune indicazioni tecnico-operative, sia per la soluzione di dubbi e incertezze, sia, e soprattutto, per eliminare le incoerenze e le difformità formali e sostanziali rilevate nel corso dell'esame dei dati forniti.
Novità di quest'anno la semplificazione degli adempimenti per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle società con un fatturato inferiore a 461 milioni di euro.
Queste, infatti, sono tenute a presentare un unico invio annuale per la trasmissione dei dati semestrali, senza la ripartizione relativa alle transazioni con società infra o extra gruppo, nazionali ed estere.
Lisa Zillio
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