04/07/2014 - 12:30

Energia: la cogenerazione per la lavorazione delle carni

Il sistema realizzato da 2G sfrutta il biogas da scarti agricoli per produrre energia elettrica e un doppio circuito di acqua di servizio e di processo. La produzione combinata di energia elettrica e termica da biogas prodotto con scarti agricoli spesso trova un limite di efficienza globale dalla difficoltà di utilizzare in modo utile tutta l'energia termica generata.
Gli utilizzi possibili del calore nell'ambito di una azienda agricola, soprattutto quello ad alta temperatura recuperato dai gas di scarico del motore di cogenerazione, sono infatti abbastanza limitati, specie a potenze superiori al megawatt. Una possibile soluzione al problema è l'accoppiamento di un impianto a biogas con un'utenza esterna, come un impianto di teleriscaldamento o industriale. E' questo secondo il caso dell'impianto realizzato da 2G in Germania, che vede l'integrazione di un grande impianto a biogas da scarti agricoli e zootecnici con un impianto di lavorazione carni.

La BiocraftNohra GmbH & Co. KG, sita nei pressi di Erfurt alimenta con il biogas prodotto nei suoi digestori un cogeneratore 2G Avus 1500c basato su un motore Jenbacher. L'unità ha una capacità produttiva di 1560 kW elettrici e 1628 kW termici con un'efficienza tra le più elevate del mercato, rispettivamente il 41,2 % e il 43,0 %. L'energia elettrica viene immessa in rete, mentre quella termica va ad alimentare due diversi circuiti di acqua calda. Il primo, a media temperatura (90 gradi in uscita e 70 in entrata), ha origine da uno scambiatore di calore che recupera energia dal circuito di raffreddamento delle camice dei cilindri. L'acqua del primo circuito viene utilizzata per mantenere in temperatura digestori e per il riscaldamento degli edifici dell'azienda.

Più interessante il secondo circuito, che ha origine da uno scambiatore che recupera calore dai gas di scarico, che hanno una temperatura di oltre 500 gradi. L'energia termica riscalda un circuito di acqua in pressione a una temperatura di 110 gradi (con ritorno a 90 gradi) che fornisce acqua bollente di processo all'adiacente stabilimento per la lavorazione delle carni della WeimarerWurstwaren GmbH. L'acqua bollente di processo viene usata per la cottura delle carni e per l'igienizzazione degli impianti di lavorazione delle carni. Grazie all'integrazione dei due impianti, tutta l'energia generata viene utilizzata, con benefici economici ed ambientali evidenti. In particolare, il bilancio di anidride carbonica dell'impianto è neutro.
Tommaso Tautonico
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