13/01/2014 - 18:47

Energia elettrica in Italia, nel 2013 i consumatori risparmiano

Sono stati divulgati i dati del consumo di energia elettrica da parte dei consumatori italiani durante il 2013. Ecco cosa è cambiato e quali sono le previsioni.
Una delle spese più importanti all’interno del budget familiare oggi è costituita dalla bolletta per la fornitura di energia elettrica. Per risparmiare però oggi, come i consumatori sanno bene, si può usufruire delle opportunità offerte dalla concorrenza mettendo le tariffe Enel Energia a confronto con Eni, Edison, etc e scegliendo la soluzione più vicina alle necessità ed abitudini di consumo personali. Per trovare le proposte più convenienti ci si può rivolgere anche a uno dei tanti comparatori on line che si occupano proprio di questo ambito, cioè di comparare le migliori tariffe di energia elettrica per darci una panoramica completa e aiutarci nella scelta.
Ma quanto hanno consumato i cittadini italiani in questo ultimo anno? Se lo è chiesto il Terna, grande operatore di reti per la trasmissione dell'energia. Con i dati dell’ultimo rapporto sui consumi del 2013 possiamo sapere la situazione in Italia.
Il primo dato significativo è che rispetto al 2012 mancano 11 TWh di consumi: come sappiamo da tempo la domanda è in netta diminuzione, e il dato annuale è stato di 317,1 TWh contro i 328,2 dell’anno passato. La riduzione è stata del 3,4%.
Nel 2013, inoltre, dicembre è stato il sedicesimo mese consecutivo in cui si è registrata una diminuzione dei consumi elettrici mese su mese, un altro dato sicuramente non positivo per le aziende del settore.
Dall’inizio del 2013 la produzione netta di energia elettrica, pari a 277,4 TWh, è risultata in calo del 3,6% rispetto al 2012. Guardando anche l’energia che abbiamo aquistato dall’estero, il dato finale risulta negativo: -2,2% rispetto all’anno precedente.
La motivazione principale dietro a questi dati è la crisi economica e lo stallo produttivo del paese. I dati sono stati forniti prendendo in considerazione otto macro aree italiane, di cui sette hanno registrato nel 2013 una variazione negativa nella richiesta elettrica.Piemonte e Centro Italia sono tra le peggiori, ma anche la Sardegna ha avuto un calo del 16,4% rispetto al 2012. L’unico segno positivo è per la Lombardia.
Un altro elemento che ha determinato il calo di produzione è l’uso minore del termoelettrico che quest’anno è stato del 12% sul 2012, circa 25 TWh in meno. DI buon auscpicio per il nuovo anno invece ci sono le altre tecnologie, che crescono a doppia cifra: +11,6% l’eolico, +18,9 il fotovoltaico e +21,4% l’idroelettrico.
SuperMoney
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