12/02/2015 - 14:52

Energia, De Vincenti: ecco come il governo sta aiutando le aziende "energivore". Soprattutto del settore cartario

Il governo ha messo a punto alcune misure finalizzate alla riduzione dei costi di alcune categorie industriali ad alta intensità energetica, come quelle legate al settore cartario, proprio in considerazione dell'incidenza che il costo dell'energia ha sul valore dell'attività di impresa.??
Ad affermarlo è stato il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti rispondendo, in commissione Attività produttive della Camera, a un'interrogazione con cui la deputata del Pd, Raffaella Mariani, sollecitava il governo a mettere in atto misure finalizzate a ridurre i costi energetici per le aziende cosiddette "energivore", in particolare quelle del settore cartario. 
 
Nel decreto legge n. 91 (il cosidetto Spalma incentivi) è stata inserita una misura che favorisce la redistribuzione della spesa per gli oneri di sistema elettrico a favore delle piccole e medie imprese. La disposizione interviene sui sistemi chiamati "reti interne di utenza" e "sistemi efficienti di utenza" prevedendo che anche per l'energia consumata e non prelevata dalla rete pubblica - prima integralmente esentata dagli oneri - vi sia una contribuzione "minima" da parte del consumatore (il 5 per cento di quanto pagherebbe un altro utente). La percentuale può essere periodicamente incrementata dal ministro dello Sviluppo economico per i nuovi sistemi efficienti di utenza, in modo proprio da non dare effetti retroattivi sui sistemi esistenti e dare certezza ai nuovi investimenti. 
 
Quanto all'articolo 39 del decreto-legge n.83 del 2012 (decreto Sviluppo del 2012), il viceministro ha evidenziato che, in conformità con le nuove Linee Guida UE in materia di aiuti di Stato, l'impresa energivora non può essere totalmente esonerata dal pagamento degli oneri connessi agli incentivi alle rinnovabili, in quanto una quota almeno del 15 per cento di quanto pagherebbe un soggetto non energivoro deve rimanere a carico dell'impresa. Pertanto, secondo De Vincenti, questo specifico strumento deve essere visto nel contesto dell'insieme delle misure pro-energivori, 
 
Per quanto riguarda invece il consolidamento degli istituti attuali che interessano le politiche industriali, De Vincenti ha fatto presente che il servizio di interrompibilità del carico, anche se ha positivi riflessi sul costo dell'energia per le aziende che offrono il servizio, risponde a logiche di sicurezza del sistema elettrico e di prevenzione da condizioni di rischio. In ogni caso, si tratta di uno strumento destinato a evolvere, secondo l'esigenza tecnica e nei limiti di potenza che risulteranno necessari per garantire la sicurezza del sistema elettrico e la continuità della fornitura. 
 
E ancora. In materia di "interconnector" (ovvero il sistema di interconnessione internazionale che permette all'energia di fluire tra le reti) il viceministro ha ricordato come al momento non siano disponibili quote di capacità da assegnare, in quanto tutte già assegnate, e che gli assegnatari del beneficio - tra cui anche molte imprese del settore cartario - sono chiamati a realizzare gli impegni assunti all'epoca dell'aggiudicazione, partecipando alla costruzione di nuovi elettrodotti dall'estero che, una volta costruiti, potranno garantire a queste imprese la possibilità di godere stabilmente di forniture di energia a prezzi europei.   
 
Infine, sempre sull'attuazione della norma contenuta nell'articolo 39 del decreto legge 83/2012, che detta criteri di revisione del sistema delle accise sull'elettricita' e sui prodotti energetici e degli oneri generali di sistema elettrico per le imprese a forte consumo di energia, il governo ha avviato la procedura di notifica presso la commissione Europea per la valutazione della compatibilità dell'aiuto con le Linee guida in materia di aiuti di stato a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020.   
 
In sede di replica la deputata Mariani si è detta soddisfatta delle risposta del viceministro, ma ha sollecitato un approfondimento della materia sugli aiuti di Stato nel comparto cartaio, dal momento che risulta che la Germania sia riuscita ad ottenere in pochi mesi una risposta sul tema dalle istituzioni europee. 
 
"La revisione degli incentivi e delle misure a carico delle industrie di maggiori dimensioni sono comprensibili, ma la somma di una serie di fattori depressivi ha comportato uno sforzo maggiore per il settore cartario anche rispetto ad omologhe aziende europee" ha detto la parlamentare.
 
"Sul tema dell'interconnector la scelta del governo è pienamente condivisibile, così come la volontà di proseguire negli investimenti annunciati" ha concluso Mariani. 
Rosamaria Freda
autore